Discoteche aperte al 35%, il sindacato: «Un primo passo, ma ancora non basta»
Francesco Sabbatini Rossetti, direttore del Mamamia e rappresentante del sindacato locali da ballo, si è espresso sull’ok del Cts alla riapertura delle discoteche al 35% di capienza facendo il punto della situazione
L’ok del Comitato Tecnico Scientifico alla riapertura delle discoteche per il 35% sembra aver dato una ventata di speranza al mondo della notte, quello forse più danneggiato dal Covid e dai seguenti Dpcm. Francesco Sabbatini Rossetti, direttore del Mamamia e rappresentante del S.I.L.P. (Sindacato Locali da Ballo) ha fatto il punto della situazione parlando sia dell’attualità che dei reali bisogni degli addetti ai lavori:
«Anzitutto specifichiamo che il 35% è un’apertura da parte del Cts e non ancora del Governo per cui rimaniamo in attesa. Dovesse andare tutto bene sarebbe ugualmente la percentuale più bassa in Europa dove, in altre parti, hanno aperto al 100% o al 75%. E pensare a tutto ciò nonostante la campagna vaccinale fa un po’ rabbia. Ci teniamo il segnale ma serve ben altro per salvare le nostre attività».
Poi, parlando anche del passato: «Siamo l’unico posto dove si sarebbe potuto controllare in modo corretto la folla. Possiamo contingentare, misurare le temperature e invece siamo stati penalizzati a scapito di ciò che accade nelle piazze e sul lungomare. Ci siamo sentiti perseguitati. Ripeto, un po’ di ottimismo c’è ma aspettiamo prima di gioire».