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Lockdown di Natale, firmato il decreto: tutte le nuove restrizioni

La zona rossa viene proclamata sull'intero territorio nazionale dal 24 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, tranne che nei giorni 28, 29 e 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021. Il testo completo

Il nuovo decreto legge è stato varato nel tardo pomeriggio di oggi, andando a sostituire quello dello scorso 3 dicembre. «Le misure della divisione a zone hanno funzionato e ci hanno consentito di evitare il lockodwn generalizzato. Tant'è che nei prossimi giorni tutte le regioni potrebbero rientrare nell'area gialla. La situazione però rimane difficile e in tutta Europa. E tra i nostri esperti c'è forte preoccupazione che nel periodo natalizio la curva dei contagi possa subire un'impennata». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte presentando il decreto di Natale e Capodanno

Le dichiarazioni di Conte in diretta - LEGGI QUI

Zona rossa e arancione dal 24 dicembre al 6 gennaio 

La zona rossa viene proclamata sull'intero territorio nazionale dal 24 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, tranne che nei giorni 28, 29 e 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021. L'Epifania è ricompresa nel computo della zona rossa. Si conferma quindi quanto anticipato stamattina: ci sarà anche la cosiddetta deroga "dei due commensali" nelle misure restrittive che verranno messe in campo per le festività natalizie. Nell'ambito della zona rossa e arancione - quindi fermo restando il divieto di spostamento tra le Regioni - sarà consentito , sia nelle giornate "rosse" che in quelle "arancioni" a massimo due non conviventi di effettuare visite nelle abitazioni private. Dalla deroga non sono conteggiati gli under 14, i cui spostamenti saranno quindi consentiti. 

"Nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 sull'intero territorio nazionale si applicano le misure di cui all'articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020. Nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021 si applicano le misure di cui all'articolo 2 del medesimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020"

Lo schema illustrato dal governo alle regioni prevede: 

  • la zona rossa su tutto il territorio nazionale nei festivi e prefestivi nel periodo 24 dicembre - 6 gennaio, zona arancione negli altri giorni
  • Nella zona rossa chiusi ristoranti, centri estetici, bar e negozi. Consentito l'asporto fino alle 22 ed il domicilio senza restrizioni
  • Nella zona rossa aperti supermercati, farmacie, beli alimentari o di prima necessità, edicole, tabaccherie, lavanderie, parrucchieri e barbieri
  • Nella zona arancione chiusi bar e ristoranti, con asporto fino alle 22 e domicilio consentito senza restrizioni
  • Nella zona arancione consentiti spostamenti tra Comuni al di sotto dei 5mila abitanti saranno consentiti, ma non oltre i 30 chilometri e sarà vietato raggiungere i capoluoghi di provincia

La formulazione della norma sui non conviventi:

Durante i giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05,00 e le ore 22,00, verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi

Ufficiale inoltre la possibilità di fare visita agli amici durante le festività. Nel testo infatti non è specificata la necessità che vi sia un grado di parentela, come invece era stato ventilato, per consentire le visite. Fermo restando che a soltanto 2 persone è permesso spostarsi verso abitazioni private con la 'deroga' per gli under 14 che non vengono conteggiati.

Gli spostamenti tra i comuni e la deroga per le due persone oltre ai conviventi nelle abitazioni private

Per quanto riguarda gli spostamenti tra i comuni il testo dice che nei giorni feriali delle festività - ovvero 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio- «sono altresì consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia». Nel decreto c'è anche un riferimento alle sanzioni che rimanda a quelle già previste nel decreto del 25 marzo scorso. «La violazione delle disposizioni del presente decreto e di quelle del decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, è sanzionata ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito dalla legge 22 maggio 2020, n. 35". L'articolo 4 del dl 25 marzo prevede sanzioni da 400 a 1000 euro per chi trasgredisce le norme».

Le misure di ristoro

Verrà disposto un immediato ristoro per 645 milioni di euro per ristoranti e bar che dal 24 dicembre al 6 gennaio sono costretti alla chiusura. Riceveranno il 100% in base a quanto ricevuto sul decreto rilancio. Previsti ristori anche per le altre categorie a rischio dal mese di gennaio.

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