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Covid, il 31 marzo stop allo stato d’emergenza: il Green pass sarà rimodulato

Dalle prime indiscrezioni che filtrano da Roma si andrà verso la progressiva eliminazione della certificazione

ANCONA- Il numero dei positivi, in alcune regioni come ad esempio le Marche, è di nuovo in crescita ma allo stesso modo diminuisce costantemente il dato sui sintomatici e ricoveri ospedalieri. In questo senso, forti anche di una politica vaccinale che sta dando i suoi frutti, il 31 marzo si andrà verso la cessazione dello stato d’emergenza Covid. La conseguenza, secondo quanto filtra da Roma, sarà la rimodulazione (anche se qualche forza politica, come Fratelli d’Italia, chiede l’immediata abolizione) del Green pass per arrivare in estate all’eliminazione della certificazione.

Il primo step riguarderà i luoghi e le attività all’aperto, comprese fiere, sport, feste e spettacoli. Poi bisognerà risolvere il tema lavoro. Non è escluso che la certificazione verde possa essere estesa, nei luoghi di lavoro, almeno fino al 15 giugno (data fino alla quale è vigente l’obbligo vaccinale per gli over 50). Connesso a questo tema c’è l’aspetto dello smart working in quanto, dopo la cessazione dello stato d’emergenza e delle varie limitazioni, è facile prevedere un rientro in presenza della maggior parte di uffici e aziende. Per tale motivo il Premier Mario Draghi non vorrebbe allentare, in modo eccessivo, il discorso Green pass-lavoro.

Eventi e locali all’aperto non saranno più sottoposti all’obbligo di certificazione ma, monitorando costantemente la questione, nei casi più spinosi potrebbero essere soggetti a restrizioni particolari. Le prossime due settimane saranno molto indicative in questo senso.  

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