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Le Marche scoprono lo smart working, è la terza regione in Italia

Il segretario generale Cisl Fp Marche, Luca Talevi: «Si può fare ancora meglio»

La drammatica emergenza Covid ha portato il Governo ad emanare provvedimenti che hanno reso  lo smart working lo strumento prioritario per il lavoro amministrativo dei pubblici dipendenti. Il Ministero della Funzione Pubblica ha emanato i primi dati, regione per regione, e le Marche sono  la terza regione in Italia per applicazione di questo importante strumento di lavoro con 2079 impiegati coinvolti pari al 62.7% del totale degli impiegati coinvolgibili tenendo conto che i servizi essenziali devono essere garantiti con la presenza in ufficio. Meglio delle Marche solo il Lazio e, Emilia Romagna . 

«Si tratta di dati molto incoraggianti che, stante purtroppo il perdurare dell'emergenza sanitaria, possono essere migliorati – afferma Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche- La Cisl FP Marche monitorerà ente per ente la situazione a tutela della sicurezza e salute dei lavoratori e dei cittadini cui devono essere garantiti i servizi necessari,  e da lunedì anche l'erogazione dei buoni spesa. La Cisl Fp Marche ritiene che lo strumento dello smart working, coinvolgendo i lavoratori, possa essere utilizzato anche dopo la fine dell'emergenza ( con percentuali ipotizziamo sino al 30%) perché è uno strumento atto a cambiare l’approccio lavorativo portando il lavoratore a produrre in base agli obiettivi dati dal dirigente e condivisi dal lavoratore stesso. Per questo, concluso questo drammatico periodo, sarà necessario, con il massimo coinvolgimento dei lavoratori affrontare in ogni luogo di lavoro il tema dell'organizzazione degli uffici al fine di coniugare la valorizzazione del personale con la migliore erogazione dei servizi ai cittadini ed al territorio».
 

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