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Ancona tra le province italiane dove i nuovi casi crescono maggiormente: i dati

Contagi stabili a livello nazionale, ma incombono le varianti. L'Italia "in giallo" è inadeguata, secondo la Fondazione Gimbe. Ecco il monitoraggio settimanale sull'epidemia

Cosa dicono i numeri sull'epidemia di coronavirus in Italia? L'ultimo bollettino del ministero della Salute ha registrato 12.956 nuovi casi su 162.305 tamponi molecolari (6.98% positivi) e 148.689 test rapidi (1.07% positivi). Sono 16.467 i pazienti dimessi o che hanno superato l'infezione da Sars-Cov-2 nelle ultime 24 ore mentre purtroppo 336 decessi si aggiungono alle vittime della pandemia. Dati pressoché stabili dagli ospedali dove risultano 232 ricoverati in meno nei reparti non critici e 15 in meno in terapia intensiva al netto di 155 nuovi ingressi. Allargando lo sguardo al trend della settimana, il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, scrivono i colleghi di Today.it, conferma nella settimana 3-9 febbraio 2021, rispetto alla precedente, un numero stabile dei nuovi casi (84.711 vs 84.652) (figura 1). Per quanto riguarda la provincia di Ancona, nella settimana dal 3 al 9 febbraio, l’incremento percentuale dei nuovi casi supera il 5% (6.9%).

 Figura1-3

Scendono i casi attualmente positivi (413.967 vs 437.765), le persone in isolamento domiciliare (392.312 vs 415.234), i ricoveri con sintomi (19.512 vs 20.317) e le terapie intensive (2.143 vs 2.214) (figura 2). Diminuiscono anche i decessi (2.658 vs 2.922). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:

  • Decessi: 2.658 (-9%)
  • Terapia intensiva: -71 (-3,2%)
  • Ricoverati con sintomi: -805 (-4%)
  • Isolamento domiciliare: -22.922 (-5,5%)
  • Nuovi casi: 84.711 (+0,1%)
  • Casi attualmente positivi: -23.798 (-5,4%)

Figura2-3

«Anche questa settimana - afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - a livello nazionale i nuovi casi sono stabili rispetto alla precedente, una calma piatta purtroppo solo apparente». Infatti, spacchettando il dato nazionale, in 10 Regioni si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi e in 9 Regioni aumentano i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (tabella 1), ma i numeri per ora non impattano sulle curve nazionali perché si tratta principalmente di Regioni di piccole dimensioni.

«Situazioni molto critiche come quelle dell’Umbria - spiega Cartabellotta - dove le nuove varianti hanno determinato rapidamente un’impennata dei casi e la saturazione di ospedali e terapie intensive potrebbero improvvisamente esplodere ovunque, visto che le varianti del virus circolano ormai in tutto il Paese». Ecco perché è fondamentale monitorare tutte le “spie rosse” per attuare tempestive strategie di contenimento: in 17 Province l’incremento percentuale dei nuovi casi negli ultimi 7 giorni supera il 5% (tabella 2).

Tabella_2_province_incremento_casi_oltre5_percento-2

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