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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Confcommercio: «Approccio progressivo sul decreto Sostegni»

Direttore generale Confcommercio Marche, Massimiliano Polacco: «Superare il sistema Ateco, no a tetti rigidi sui ricavi e considerare perdite e costi fissi»

In attesa dell’ufficialità del Decreto Sostegni si susseguono le indiscrezioni sui criteri che saranno utilizzati per dare adeguato ristoro alle Imprese messe in ginocchio dal perdurare della pandemia da Covid-19. Questa fase di definizione del provvedimento è fondamentale per perfezionarne i contenuti anche sulla base delle indicazioni di chi, come Confcommercio Imprese per l’Italia, conosce quelle che sono le esigenze delle aziende rappresentate.

Per questo è importante che vengano recepite alcune priorità come spiega il Direttore generale Confcommercio Marche, Massimiliano Polacco: «E’ indispensabile – spiega il Direttore –, un approccio progressivo per sostenere le Imprese altrimenti si rischia di far morire chi è in maggiore difficoltà. Per questo è necessario aiutare in prima battuta chi è stato costretto a chiudere per lungo tempo a causa delle misure di contenimento del Covid. Poi sarà la volta di chi ha lavorato a ranghi ridotti e successivamente di chi ha dovuto fare i conti con il calo dei fatturati. Chiaramente è fondamentale che gli interventi siano efficaci di qui a breve perché mentre i nostri imprenditori continuano ad indebitarsi e i ristori attesi con i 32 miliardi di scostamento decisi a gennaio sono ancora in un cassetto. Aspettare ancora potrebbe significare far chiudere altre migliaia di imprese mentre le misure di ristoro devono essere adeguate e tempestive». Il numero uno di Confcommercio Marche entra poi nel merito della questione dei codici Ateco che, in riferimento al Decreto Sostegni, sono stati giustamente superati con il rischio però che la coperta divenga ancora più corta: «Per questo sono necessari correttivi puntuali, senza l'introduzione di limiti rigidi sui ricavi. Il calcolo sulle perdite va spalmato su un intero anno, altrimenti si creano iniquità e disparità che rischiano di aggiungere danno ai danni in particolare alle attività caratterizzate da una forte componente di stagionalità del lavoro. Bisogna valutare dunque con attenzione la misura percentuale da individuarsi come condizione di accesso e considerare bene anche i costi fissi. Tutto ciò per rispondere in maniera equilibrata alle esigenze dei diversi settori e delle diverse dimensioni d’impresa, nonché del mondo delle professioni».

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