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Imprenditori Confartigianato, tre aziende "fanno scuola"

Consegnati gli attestati di partecipazione agli imprenditori che hanno frequentato la Scuol

L’impresa che con prodotti naturali ha creato un guanto che si modella direttamente sulla mano, resistente e protettivo, quella che ha sviluppato una tecnologia innovativa per la lavorazione della canapa adattandola a numerosi diversi usi, fino a quella che per tutti i suoi prodotti, dai mantici per fisarmoniche ai pezzi di arredamento, utilizza materiali e lavorazioni assolutamente rispettosi dell’ambiente. Sono i tre esempi di imprese virtuose presentati nel corso dell’appuntamento della Scuola per Imprenditori che si è tenuto presso la sede della Confartigianato Imprese Ancona- Pesaro e Urbino ad Ancona. «Noi crediamo che obiettivo di questa scuola sia fare, anche, contaminazione. Per questo abbiamo portato l’esempio di imprese che sono riuscite a intraprendere con successo la strada dell’economia circolare. E creiamo anche dei rapporti di partnership, di collaborazione, perché chi già intraprende “buone pratiche” le può mettere a disposizione delle altre imprese, in un rapporto di reciproca collaborazione».

Arrivata alla 16 esima edizione, l’iniziativa, nata dalla collaborazione con il Dipartimento di Management dell’Università Politecnica, la Camera di Commercio delle Marche e Live, Laboratorio Intangibles e Valore Economico, ha avuto lo scopo di fornire agli imprenditori, attraverso corsi altamente specializzati,  strumenti  e conoscenze capaci di aiutarli ad essere sempre più in grado di confrontarsi con un mercato in continua evoluzione, che sempre più richiede prodotti “green” e che deve fare i conti con scenari sempre diversi, condizionati anche dalla pandemia. Tutto questo senza perdere di vista i principi fondamentali del valore dell’artigiano. «L’obiettivo era quello di essere sempre vicini alle imprese” – ha detto Marco Pierpaoli, segretario di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino - “formandole in un contesto economico estremamente complesso. Gli imprenditori sono rimasti soddisfatti. Parliamo di più di 250 partecipanti nei due modelli della scuola che vanta 16 anni di attività. Quest’anno abbiamo voluto raddoppiare, formando, nel corso della scuola tradizionale, su temi specifici e cioè credito, big data, sostenibilità. Nella scuola “Young” , che ha visto quest’anno la prima edizione, abbiamo dato una competenza diffusa rispetto a tanti temi». Il terzo e ultimo modulo della Scuola per Imprenditori ha visto l’approfondimento del temi della digitalizzazione delle piccole e micro imprese, quello della sostenibilità, del green e dell’ economia circolare.

«Questi temi sono condivisi e se ne parla diffusamente – ha detto il Rettore dell’Università Politecnica  delle Marche iGian Luca Gregori – ma la problematica è di trasferire questi concetti e di consentire  alle piccole  imprese di attuarli. Altro tema è quello della digitalizzazione che pone la questione delle competenze, spesso non c’è un’adeguata formazione per l’uso degli strumenti. Per questo l’università Politecnica ha avviato corsi specifici». Tra i relatori presenti il Prof. Marco Giuliani, Ordinario di Economia Aziendale UNIVPM e Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Management della Sostenibilità ed Economia Circolare che ha approfondito i temi della sostenibilità, dell’economica verde e dell’economia circolare. Ospite di eccezione il dott. Daniele Gizzi, Responsabile Settore Ambiente ed Economia Circolare Confartigianato e Presidente Albo Gestori Ambientali. «Le piccole e micro imprese hanno bisogno di essere accompagnate. Dunque è fondamentale il ruolo delle associazioni” – ha detto Gizzi – “L’albo dei Gestori Ambientali è il punto di equilibrio tra gli interessi dell’Amministrazione e quelli delle imprese e il punto di incontro tra la transizione ecologica e digitale. La sfida è la digitalizzazione di tutti gli adempimenti cartacei relativi alla movimentazione, al trasporto e alle autorizzazione dei rifiuti, nell’ottica anche di una riduzione dei rifiuti, carta e toner per esempio, che si producono. Tutti gli attori della filiera devono essere digitali, quindi dobbiamo portare le piccole- medie imprese dentro la digitalizzazione. Si tratta di un cambiamento epocale e le imprese vanno aiutate». Al termine della serata sono stati consegnati gli attestati di frequenza ai partecipanti.
 

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