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Concessioni balneari, si muove Confcommercio: «Salvaguardare territorio e turismo»

Confcommercio Marche ha organizzato un summit il 22 novembre alla presenza delle principali istituzioni sul tema dalla scadenza delle concessioni balneari

La recente sentenza del Consiglio di Stato sulle concessioni balneari ha messo in allarme il comparto che si sta muovendo sia a livello nazionale che a livello regionale con iniziative utili ad individuare una strategia condivisa per tutelare le imprese. Per questo motivo Confcommercio Marche ha organizzato un incontro, previsto per lunedì 22 novembre ore 10.00 nella sede Direzionale Confcommercio Marche, alla presenza del Presidente Nazionale del Sib-Confcommercio (il Sindacato dei Balneari) Antonio Capacchione e dell’Avv. Cristina Pozzi, la quale si occupa di diritto marittimo e sta seguendo le questioni legate alle concessioni in aree portuali.

Oltre agli operatori del settore, all’incontro sono stati invitati i sindaci delle ventitré cittadine costiere delle Marche, il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e l’Assessore al Demanio della Regione Marche Guido Castelli. Coordinerà e modererà gli interventi il Direttore Generale Confcommercio Marche Prof. Massimiliano Polacco che, di seguito, anticipa alcuni dei temi all’ordine del giorno: «La balneazione italiana – le parole di Polacco – va preservata in questa formula in quanto tipicità nostrana e quindi elemento fondamentale dell’offerta ricettivo-turistica del Paese e delle Marche. E’ necessario dunque che ci sia anche da parte del nostro territorio una richiesta forte di tutela e di salvaguardia di un comparto, nel quale lavorano centinaia di famiglie e che offre un servizio importantissimo al Turismo e al territorio stesso. All’incontro di lunedì ospiteremo il Presidente del Sib Avv. Capacchione, chiamato anche a Palazzo Chigi per valutare, assieme agli esponenti del Governo, quali siano le possibilità di uscire da questa situazione di impasse. La sentenza, benché inadeguata, non lascia ampi spazi ma vanno comprese quali siano le possibilità di manovra per salvaguardare i Balneari e, al contempo, far partire dalle Marche, attraverso questa iniziativa, un segnale forte ed incisivo».

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