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Ecco la “consigliera di fiducia”, il Comune all’attacco di molestie e discriminazioni

La Giunta Mancinelli ha previsto l’istituzione di una figura esterna per risolvere le controversie di genere tra i dipendenti comunali

ANCONA- Il Comune di Ancona contro discriminazioni, molestie di natura sessuale, vessazioni, stalking e quant’altro possa minare la serenità sul luogo del lavoro. Con queste premesse, a tutela dei propri dipendenti comunali, la Giunta Mancinelli ha deliberato l’istituzione della “consigliere di fiducia” (può essere anche un uomo) deputata a risolvere le controversie di genere che potrebbero sorgere.

Sarà incaricata di presiedere una procedura informale (richiesta dalle parti) per accertare la natura della segnalazione. Potrà, inoltre, promuovere lo spostamento di uno dei soggetti interessati attraverso la collaborazione con l’ufficio risorse umane arrivando – entro 180 giorni dalla presa in carico della questione – ad una comunicazione alle parti. Nei casi più gravi si procederà a denuncia presso le autorità competenti.

Le modalità di assunzione

Anzitutto va detto che sarà una figura “esterna” al Comune, anche per un discorso di maggior tutela e trasparenza, e sarà assunta attraverso selezione pubblica. L’incarico sarà biennale con compenso complessivo di 6.000 euro. La scelta ricadrà su competenza, formazione ed esperienza necessarie per trattare casi di questo tipo, compreso il mobbing nelle aziende. In virtù del Codice Etico adottato dall’amministrazione, si mira a garantire e tutelare il “diritto dei dipendenti (nel Comune dorico il 54% sono donne) di svolgere le proprie funzioni in un ambiente ispirato a principi di eguaglianza, correttezza, libertà, rispetto e dignità della persona nei rapporti interpersonali”.  

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