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Attualità Centro storico / Via Enrico Cialdini

Capodimonte è una giungla: l'urlo dei residenti: «Ora basta, stop a degrado e incuria»

Umidità, muffa sui palazzi, strade poco curate e una sensazione di scarsa sicurezza: un giro per le vie del rione ascoltando le parole di chi abita qui da anni

Il rione di Capodimonte tira un leggero sospiro di sollievo alla notizia che il presunto rapinatore delle tabaccherie, un 40enne, è stato individuato dalla polizia. Il 12 gennaio l’uomo, coperto con mascherina e cappuccio, era entrato nella tabaccheria di via Cialdini armato di coltello. Si era fatto dare mille euro dal gestore per poi scappare e dileguarsi nel nulla. «A quanto ho capito è un bisognoso – spiega Velia Laino, tabaccaia e madre della vittima – ma lui ha spaventato mio figlio e io ora voglio giustizia. E' venuto il questore stesso a darmi la notizia, mi ha fatto molto piacere. Chi sbaglia è giusto che paghi». La questione sicurezza è diventata dunque argomento di discussione in zona, con anche la problematica degli homeless che spesso, dicono i residenti, «bivaccano sulle panchine di piazza Antonio Da Sangallo, sporcano e bevono fino ad addormentarsi». Altri «gettano a terra il pane che gli viene dato alla mensa del povero». Gli stessi residenti lamentano problemi di degrado in quella che sarebbe una delle zone più belle della città, con una vista mozzafiato sul porto. Per trovarla, l’incuria, non bisogna cercare molto.

Degrado a Capodimonte

Il via Podesti, ad esempio, al posto dei sampietrini mancanti ci sono le colate di nero catrame mentre, in altri punti, restano aperti gli spazi che avrebbero dovuto ospitare i paletti a protezione dei pedoni. «Hanno rifatto la strada un paio di anni fa – dice Stefania Boccolini della panetteria di famiglia – ed è già un disastro. Le auto, quando passano qui davanti, fanno vibrare i tombini traballanti e, fino a poco tempo fa, c’erano parecchie buche pericolose. Per evitare che qualche auto ci finisse con le ruote dentro le hanno rattoppate alla meglio con del catrame. Ma così è strada è bruttissima. Pericolosi anche quei buchi che servivano a metterci i paletti. Nessuno è più venuto ad installarli o a controllare».

Passeggiando tra i vicoli si scorgono scarabocchi ai muri, catrame, umidità e fili scoperti ma anche, come in via Astagno, dei tratti che risultano pericolanti da mesi. I giochi per i bambini lì vicino sono impraticabili visto che l’erba infestante è arrivata in ogni angolo. Marisa Capitani, è una storica residente e, dai tempi delle circoscrizioni, si impegna per migliorare il rione in cui vive: «Molti problemi sono stati segnalati dal Ctp 1 ma si può fare poco. Da quando non ci sono più le circoscrizioni le cose sono peggiorate. Il degrado è aumentato. Queste almeno avevano un piccolo bilancio e un minimo si poteva fare. Ora con i Ctp non è più così». Prosegue: «È brutto vedere una strada del centro abbandonata. Qui c’è anche la sinagoga visitata da turisti e scolaresche. Per non parlare dei molti palazzi e magazzini abbandonati, alcuni privati altri del Comune, che si trovano in zona. Nessuno se ne occupa da anni».

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