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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità

Valorizzare il ruolo delle donne nella società, nasce un centro studi internazionale

"Una nuova idea di turismo- spiegano i realizzatori- come occasione di sensibilizzazione, un punto di partenza per costruire un percorso di viaggio e di conoscenza sulle orme delle donne che hanno fatto e cambiato la storia"

ANCONA - Apre nelle Marche, il 16 ottobre, il Centro studi internazionale sulla donna: tra le Settecentesche mura dell'ex convento degli Agostiniani, una nuova meta che inaugura un turismo "al femminile", che vuole essere occasione per scoprire e riflettere sull'attualità e sull'educazione di future donne e futuri uomini, un nuovo luogo, con una speciale biblioteca, dove si alterneranno eventi, incontri e proposte per parlare di nuovi scenari possibili, valorizzare il ruolo delle donne nella società e trasformare un sogno in missione: costruire una cartina geografica del mondo attraverso le grandi donne dei 5 continenti. "Una nuova idea di turismo- spiegano i realizzatori- come occasione di sensibilizzazione, un punto di partenza per costruire un percorso di viaggio e di conoscenza sulle orme delle donne che hanno fatto e cambiato la storia". Si inizia, come detto, il 16 ottobre con l'inaugurazione della mostra permanente che vedrà protagoniste 14 scienziate: "Una mostra per proclamare, al di là delle disparità di genere, l'universalità dell'ingegno, la libertà di pensiero e di espressione, il diritto all'affermazione personale di tutti gli individui". Ada Lovelace Byron, Caroline Hershel, Emmy Noether, Jane Goodall, Katherine Johson, Margherita Hack, Maria Gaetana Agnesi, Marie Curie, Tu Youyou, Rita Levi Montalcini, Katia Kraff, Hedy Lamarr, Ipazia, Maria Sibylla Merian: un tracciato per conoscere le vite straordinarie di donne che hanno apportato un contributo fondamentale allo sviluppo della scienza e, contemporaneamente, all'emancipazione femminile.

"Storie avventurose e romantiche di donne appassionate e ribelli che hanno impresso un segno nella storia, lottando per conquistarsi un posto nel mondo, a dispetto di una società che le voleva remissive e silenziose- si legge nella presentazione- Attraverso una serie di suggestioni, grafiche e audio, si rappresenta il difficile ingresso dell'universo femminile nel mondo della scienza, fra mille ostacoli e pregiudizi di genere. Un viaggio nel tempo, per restituire simbolicamente il giusto merito a tutte quelle scienziate, che nonostante l'impegno e gli sforzi profusi per diffondere le proprie idee, si sono spesso scontrate con barriere culturali e ideologiche, vedendo il loro lavoro oscurato e misconosciuto, a vantaggio di altri". Oltre alla mostra permanente, il Centro studi internazionale sulla donna, attraverso eventi, incontri, dibattiti, darà vita a una mappa del mondo "al femminile". Su un globo di grandi proporzioni (tre pannelli di grandezza 2x2) ogni volta che verrà omaggiata una grande donna, il suo nome verrà apposto sulla cartina geografica con l'obiettivo di costruire una carta geografica unica nel suo genere, un filo rosso tra le donne che hanno dato il loro contributo alla società, all'attualità, alla scienza. Il giorno dell'inaugurazione, spiegano, non è stata una scelta casuale: "Il 16 ottobre 1890 nacque a Corinaldo Maria Goretti, tra le prime vittime di femminicidio del Novecento, uno dei primi fatti di sangue del secolo scorso passato alla cronaca e rimbalzato sui media con protagonista una donna". Da qui nasce un'articolata riflessione del Centro, per innescare un cambiamento culturale nel segno delle donne, per contrastare la violenza di genere, attraverso iniziative di studio, approfondimento e sensibilizzazione.

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