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Estate, arriva il grido degli esercenti: «Ancona, fai qualcosa per il tuo centro»

Un centro città spento tra il gran caldo, i pochi turisti e l’assenza di eventi che richiamino gente. A lanciare un appello al cambiamento sono stati Sara Ambrosio (Amarcord), Domenico Petitti (Bugigattolo) e Michele Zannini (Caffè Giuliani)

Un centro città che non sfrutta a pieno le sue potenzialità. E’ il problema di una vita ad Ancona, il problema che mai come quest’estate sta riemergendo con prepotenza. La fotografia del centro città anconetano, nelle serate estive, è molto lontana da quella di una cartolina. Poche persone, un gran caldo, turisti che faticano ad arrivare e il rimpianto di non godersi quanto il capoluogo saprebbe dare ad anconetani e forestieri. Il grido d’aiuto arriva da tre esercenti del centro – Sara Ambrosio di Amarcord, Domenico Petitti del Bugigattolo e Michele Zannini del Caffè Giuliani - che, raccontando dal loro punto di vista la stretta attualità, hanno messo in risalto le principali problematiche da risolvere:

«La situazione la vediamo tutti un po’ allo stesso modo – spiega la Ambrosio – Ancona non ha mai puntato troppo sul tema movida, sono troppi i tasselli che mancano. Negli ultimi sabati i controlli per strada sono venuti a mancare ed è successo quello che è successo tra risse e via dicendo. Le potenzialità sarebbero enormi ma non si è mai voluti ripartire in tutto e per tutto. Logicamente anche per noi, visto il contesto Covid non ancora del tutto alle spalle, non è facile dare via libera alle iniziative ma ci sarebbero delle piccole cose che potrebbero darci una bella mano. Consideriamo anche che in estate, senza un vero programma di eventi, la gente si disloca e cerca il divertimento altrove».

Sulla stessa linea d’onda Michele Zannini, storico titolare del Caffè Giuliani: «Il centro è spento e il turismo è poco con gli stranieri quasi assenti in questo momento dell’anno. Paghiamo anche le pochissime iniziative per attirare persone da fuori comuni e, in tutto ciò, anche il gran caldo sta portando la cittadinanza anconetana verso il mare. Si potrebbe fare di più, tanto di più, per incentivare a vivere il centro. Cosa servirebbe? Qualche iniziativa, ovviamente nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Quest’apatia è preoccupante…».

Senza giri di parole Petitti del Bugigattolo, al pari dei suoi colleghi: «Cosa stiamo pagando? Il fatto che in centro non ci siano eventi e le persone, per divertirsi, vanno da altre parti. Palombina, Portonovo, Sirolo, Numana. Il centro storico anconetano non ha appeal, non c’è niente e non si sta facendo nulla per invogliare la gente a rimanere in città. Non ci sono tante altre analisi da fornire».

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