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Vi spieghiamo come funziona il "nuovo" cashback e perchè starebbe tornando

Le detrazioni mediche e altri sconti fiscali arriverebbero sul conto corrente: non si dovrà aspettare fino alla dichiarazione dei redditi per scaricare il 19%, ma lo sgravio potrà essere recuperato subito. Tutte le ipotesi (con il via possibile a inizio 2023)

Siamo nel campo delle ipotesi, ma delle ipotesi "forti", molto vicine a diventare realtà. La novità sarebbe di quelle grosse, importanti e impattanti sulle tasche dei cittadini. Si avvicina il cashback sulle spese ammesse a detrazione. Le detrazioni mediche e altri sconti fiscali arriveranno sul conto corrente del contribuente notificate attraverso la app Io e non più attraverso la presentazione della documentazione in dichiarazione. Il disegno è chiaro.

Come sarà il nuovo cashback

In sostanza, se la misura andrà in porto, significherà che quando si acquista un farmaco non si dovrà aspettare fino alla dichiarazione dei redditi per scaricare il 19%, ma lo sgravio potrà essere recuperato subito con accredito immediato. Le detrazioni su medicine, analisi, visite, cure, assistenza e le altre spese sociosanitarie saranno erogate direttamente sul conto corrente del contribuente, tramite piattaforme telematiche nel caso di spesa sostenuta con strumenti di pagamento tracciato. C'è anche questo nell'intricata trattativa sulla delega per riformare il fisco. La priorità dovrebbe andare alle spese sociosanitarie perché su esse il diritto alla detrazione è evidente. Ma nel medio periodo si potrebbe allargare ad altre spese detraibili (se ne parlerà eventualmente con la prossima manovra). Un po' di contesto: la proposta del cashback fiscale è contenuta in due emendamenti alla legge delega di riforma fiscale. Dettagli operativi non ce ne sono per ora, ma le ipotesi fioccano. 

Nonostante il nome sia sempre "cashback" (con l'aggiunta dell'aggettivo fiscale), appare complesso che si riesca a utilizzare l'infrastruttura tecnologica dal cashback del primo governo Conte per i pagamenti elettronici. Funzionerebbe però così: si tratterebbe, spiega il Sole 24 Ore, di dire al farmacista, all'assicurazione o all'Inps "voglio il cashback e non la detrazione", comunicando un codice che andrà riportato sia nel mezzo di pagamento che nello scontrino telematico/fattura elettronica/bollettino di pagamento. Poi sarà il venditore/prestatore, al momento di comunicare all'anagrafe tributaria la spesa sostenuta dal contribuente, ad indicare la volontà di quest'ultimo di fruire subito del cashback e avere il rimborso immediato. Giovedì, oggi, è in programma un vertice per sancire l’intesa sugli emendamenti da votare in commissione e poi portare in Aula. I tempi non sono strettissimi: se le cose andranno nel modo giusto la legge dovrebbe essere approvata entro giugno. Considerato che dovranno poi essere approvati i decreti attuativi, il cashback potrebbe partire all'inizio del prossimo anno. "È stato accolto l'impianto del cashback fiscale come lo abbiamo proposto: il governo ha accolto lo spirito e la ratio della norma con l'erogazione diretta" delle detrazioni, "e c'è una proposta migliorativa di Leu su cui non poniamo alcun ostacolo". Lo ha detto la deputata del M5s Vita Martinciglio, al termine della riunione di maggioranza con il governo sulla delega fiscale. Il ministero dell'economia ha dato sostanzialmente il via libera alla proposta del M5S di modifica alla legge delega fiscale.

Perché hanno cancellato il primo cashback

Il cashback è stato "uno strumento importante" per spingere le persone "verso i pagamenti elettronici" ma "non la vedrei come una misura strutturale". Così parlava in autunno il ministro dell'Economia, Daniele Franco. Il cashback è stato sospeso dalla fine di giugno 2021 (permettendo alle casse pubbliche un risparmio stimato di oltre un miliardo); coloro che hanno accumulato importi per i pagamenti realizzati tra l’1 gennaio e il 30 giugno 2021 hanno ricevuto i rimborsi spettanti sul 10% delle spese effettuate, nei primi sei mesi dell’anno, tramite carta o bancomat nei negozi, fino a un massimo di 150 euro totali. Poi c'è anche il Super Cashback, il premio di 1.500 euro assegnato ai primi 100mila utenti che hanno fatto più transizioni nell’arco dei 6 mesi: in quel caso il pagamento è arrivato a novembre 2021.

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