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Un casale per i malati oncologici, Mancinelli: «Un format che funziona, è replicabile»

In campagna e a due passi dall'ospedale sorge un casale completamente ristrutturato destinato all'accoglienza di persone in cura presso la Clinica Oncologica di Torrette. La realizzazione del progetto è definita da un protocollo

Un casale di 800 metri quadrati, completamente ristrutturato, immerso nella campagna anconetana ma allo stesso tempo a due passi dall'ospedale regionale di Torrette, disposto su due piani con bagni, cucine e stanze abitabili e uno spazio esterno di 5mila metri quadrati usufruibili dagli ospiti, arredati con panchine e gazebi. Un luogo tranquillo che può ospitare fino a 18 persone, malati oncologici e i loro familiari. Questo è Casale Angelini, la prima "care house" a livello nazionale dove i pazienti oncologici, grazie ad un protocollo di ammissione definito con l'ospedale regionale di Torrette, possono accedere e alloggiare gratuitamente.

La presentazione 

2_FA_CasaleAngelini (2)-2Questa mattina la struttura nuova di zecca è stata inaugurata alle ore 11 alla presenza dell'amministrazione dorica e regionale. Presente anche Luca Caprio, presidente e amministratore delegato di Angelini immobiliare. La realizzazione del progetto è regolamentata da un protocollo d'intesa firmato da Fondazione Angelini, Ospedali Riuniti di Ancona, Regione Marche, Comune di Ancona e Università politecnica delle Marche. Il protocollo definisce i criteri tramite cui la clinica oncologica individuerà le persone da ospitare e i tempi di permanenza. «Dovranno essere rispettati - dice Rossana Berardi, direttrice della Clinica Oncologica - dei criteri di tipo sanitario e sociale. Si dovrà poi attuare un protocollo per avere l'accesso alle cure. La presa in carico attiva e globale del malato deve abbracciare tutti i percorsi assistenziali e Casale Angelini si inserisce in questo contesto». La gestione del Casale è affidata all'associazione Artis, ente volto alla ricerca sulla terapia infermieristica e di supporto con sede a Falconara Marittima. 

«Angelini è nata ad Ancona più di cento anni fa e da qui guardiamo al futuro del Gruppo e delle comunità dove viviamo e lavoriamo, impegnandoci a creare un futuro sostenibile per tutti. Il progetto Care House che inauguriamo oggi – hanno commentato Thea Paola Angelini e Sergio Marullo di Condojanni, rispettivamente Vice Presidente e Consigliere della Fondazione Angelini – risponde pienamente a questa missione e si ispira ai valori che da sempre animano la Fondazione voluta da Francesco Angelini: attenzione verso le persone e presa in carico dei più deboli».

Nascita del progetto

Filippo Saltamartini ha aggiunto: «L'oncologia è una delle patologie più importanti per quanto riguardano le malattie nella nostra regione - ha detto Saltamartini - con questa struttura i familiari potranno veder garantita l'assistenza alle persone ricoverate. Questa struttura è ciò di cui avevamo bisogno, oggi è una festa per la sanità regionale e per tutti i cittadini». L'idea di creare questa struttura è nata da un visita a Londra: «Visitammo un hotel hospital - ha detto Michele Caporossi, direttore generale degli Ospedali Riuniti - presso l'University College London Hospital e ci venne l'idea di provarci in Italia. Grazie al Gruppo Angelini ci siamo riusciti». Non poteva mancare l'intervento del primo cittadino Valeria Mancinelli: «Appena ho saputo del progetto, attraverso l'assessore Emma Capogrossi, abbiamo condiviso l'obiettivo sostenendo la progettualità con i principali attori coinvolti. Quando si uniscono le forze tra istituzioni sanitarie e territoriali per un comune obiettivo che può essere d'aiuto ai cittadini nasce sempre qualcosa di buono. Per questo Casale Angelini è un format che funziona e che può essere replicato in futuro».

La ristrutturazione 

Nella nota si specifica: «Il progetto di ristrutturazione del Casale è stato portato avanti in un’ottica di sostenibilità ambientale, con interventi di efficientamento energetico, per cui è classificato in classe A4, la più alta classificazione energetica. I consumi sono ottimizzati ed è presente un impianto fotovoltaico. Queste caratteristiche fanno sì che, per le dimensioni del Casale, i consumi energetici siano particolarmente ridotti. Nel processo di ristrutturazione è stata posta attenzione a ricreare un ambiente familiare dotato anche di spazi comuni. La scelta dei colori e degli arredi è stata studiata con questo obiettivo anche seguendo le indicazioni date in tal senso dagli esperti dell’Ospedale. Ogni stanza ha un colore diverso e anche gli arredi sono stati selezionati per far sentire a proprio agio gli ospiti, come se fossero a casa».

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