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Bolkestein, Bilò: «La Lega ha sempre agito con i fatti e così farà»

Il consigliere regionale ha confermato la battaglia al fianco dei balneari marchigiani rivendicato quanto fatto in passato

La Lega continua a ranghi serrati la battaglia per l’esclusione dei balneari dalla direttiva Bolkestein. Lo ha confermato il consigliere e vicecapogruppo della Lega in Regione Mirko Bilò nel suo intervento nell’aula del consiglio regionale dove è stata presentata una risoluzione che impegna la giunta Acquaroli a sollecitare e supportare ogni azione del governo: «L’Europa che pretende il rispetto del principio della concorrenza per le nostre micro concessioni balneari è la stessa che non interviene quando si tratta di regolamentare la concorrenza dei giganti del web – ha detto il vicecapogruppo leghista nel suo intervento -  Il recente pronunciamento del consiglio di Stato, che ha annullato la proroga voluta dalla Lega con il ministro Centinaio, rappresenta l’ingerenza degli apparati nella legittima scelta della politica fornendo un alibi a chi non ha voluto e continua a non voler affrontare la situazione. Non possiamo accettarlo e per questo stiamo lavorando con i nostri ministri Garavaglia e Giorgetti ad un tavolo tecnico nazionale con le associazioni di categoria per riformare il demanio marittimo e stabilire, una volta per tutte, i termini di applicazione della direttiva ai balneari».

Bilò ricorda come il 20 dicembre commissario, parlamentari e consiglieri comunali della Lega si siano ritrovati a Fermo per lavorare con le associazioni e i concessionari e come, nell’aprile scorso, la Lega Marche avesse presentato un ordine del giorno in consiglio regionale con cui chiedeva al presidente Acquaroli di portare la vicenda delle concessioni balneari all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni: «La Lega ha sempre agito e agisce nei fatti schierandosi dalla parte di un settore strategico per le Marche e per l’Italia come quello del turismo balneare – conclude Bilò - Lo stesso Frits Bolkestein, firmatario della legge, ha dichiarato più volte che lo scopo della norma è di favorire la libera circolazione dei servizi e che le concessioni degli stabilimenti balneari non sono concessioni di servizi ma di beni. Come Lega Marche ripartiamo da qui, con la consapevolezza e l’energia di chi, ad ogni tavolo sul tema, porta in dote competenza tecnica e una battaglia lunga anni per tutelare e salvaguardare la continuità delle imprese, il loro valore economico, sociale e di tutela del patrimonio marittimo e della biodiversità».

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