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Stati generali della birra, la politica incontra i produttori: il punto sulle autorizzazioni alle degustazioni

Si è parlato anche della legge regionale 7/22 che vede l’introduzione, negli agriturismi delle degustazioni aperte anche al prodotto birra artigianale e agricola

SENIGALLIA - La CNA Agroalimentare di Ancona, nell’ambito delle attività promosse dalla CNA in occasione del 35° Annual Conference AEHT e Forum dell’innovazione, della biodiversità e della ripartenza (Istituto Panzini) presso lo stand CNA Marche ieri sera ha organizzato un convegno sulle “Proposte e progetti per il settore brassicolo”. Una sorta di “stati generali della birra”, un appuntamento che segue quello organizzato un anno e mezzo prima da alcuni consiglieri di maggioranza. Dopo i saluti di rito del presidente CNA Agroalimentare Anna Fenucci, è stato il turno di Samuele Carnevali (presidente CNA Bevande) che ha illustrato le proposte sindacali. Carnevali ha ricordato che quasi il 30% dei birrifici fattura più del 20% con gli eventi e il rimanente attraverso il settore Horeca. Per tale ragione le richieste associative si sono concentrate sulla necessità di fondi tesi ad agevolare eventi e facilitare l’incontro tra horeca e birrifici. 

L’intervento del presidente Andrea Putzu si è incentrato in primo luogo sulla legge regionale 7/22 che vede l’introduzione, negli agriturismi delle degustazioni aperte anche al prodotto birra artigianale e agricola. Putzu ha ribadito l’importanza del turismo per il settore “rendere quindi la birra un simbolo delle produzioni alimentare marchigiane al pari di altre”. Infine ha annunciato la necessità di un piano triennale su questo fronte per rendere le politiche brassicole più efficaci. Il consigliere Giacomo Rossi ha invece ripreso una delle proposte CNA sul coinvolgimento delle imprese brassicole sul modello del progetto “dalla vigna alla tavola”, proponendo “dall’orzo alla tavola”, bandi che permettano quindi di facilitare acquisti e successive degustazioni guidate della birra artigianale e agricola marchigiana in ristoranti, bar, enoteche, etc. Altro punto su cui il consigliere Rossi ha incentrato l’attenzione è stata la filiera: occorre gestire meglio la maltazione, in particolare incentivando in regione piccoli maltifici, necessari soprattutto per i birrifici più piccoli che vogliono legarsi al territorio ma dove le quantità non sono importanti. I piccoli birrifici artigianali in molti casi hanno necessità di piccoli quantitativi.  Il consigliere Marco Ausili ha infine ribadito l’attenzione della Regione verso questo settore e “più in generale della visione politica a sostegno delle produzioni locali e del piccolo artigianato”. Un’attenzione verso i nostri territori che si concretizza attraverso una serie di bandi come quelli destinati ai piccoli borghi.

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