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Baciami, ma non lasciarmi in giro: arrivano i bicchieri riciclabili

L'iniziativa per prevenire la proliferazione dei rifiuti plastici e promuovere l’uso di contenitori riciclabili e riutilizzabili

Una nuova iniziativa nei locali di “Jesi città da vivere” - l’associazione che unisce 19 imprenditori dell’accoglienza ristorazione e intrattenimento della città marchigiana - per prevenire la proliferazione dei rifiuti plastici, e promuovere l’uso di contenitori riciclabili e riutilizzabili. ATA rifiuti e Comune di Jesi in collaborazione con JCDV danno il via al progetto “Bevi a rendere”, che nei locali aderenti all’associazione sostituisce l’usa e getta in plastica con bicchieri lavabili, realizzati nel pieno rispetto delle norme sul contatto alimentare e sulla sicurezza. Lo slogan divertente e colorato impresso sul bicchiere - Baciami, ma non lasciarmi (in giro) - invita i clienti ad acquistare la bevanda e a depositare la cauzione per il bicchiere, da usare e riusare durante la serata per la propria consumazione; al termine della bevuta, il cliente può restituire il bicchiere e ritirare la cauzione, oppure può decidere di portarlo a casa per riutilizzarlo nelle future consumazioni.

L’iniziativa segue l’adozione, nelle scorse settimane, del brick per l’acqua in tetrapack “Jesi scoperta Pura”, in contenitori di cartone riciclato, che sostituisce le bottiglie in plastica da mezzo litro e si trasforma anche nel link perfetto per far scoprire ai turisti e agli stessi jesini le bellezze cittadine. Il progetto “Jesi scoperta pura” vuole cambiare il modo in cui si beve fuori di casa, proponendo ai clienti l’acqua da portare con sé in brick totalmente riciclabili e composti per il 76% da materia prima di origine vegetale derivante da fonti etiche e responsabile; la piccola percentuale di plastica utilizzata nel brick è ottenuta dalla canna di zucchero, con una riduzione del 14% delle emissioni di CO2 per ciascuna confezione. Ogni confezione veicola le immagini di alcune delle principali attrattive turistiche della città, a cominciare dalle mura rinascimentali, tra le cinte murarie meglio conservate nelle Marche, e valorizzare in seguito altri luoghi d’arte tra cui, ad esempio, le Gallerie di Palazzo Pianetti e il settecentesco Teatro Pergolesi. Il Qr code stampato sul brick fornisce, inquadrandolo, informazioni turistiche e spunti per visitare la città. Per Cinzia Napolitano, assessore all’Ambiente, «L'iniziativa ‘Bevi a rendere’ è stata pensata da Comune di Jesi e Ata rifiuti qualche anno fa per raggiungere l'obiettivo fondamentale di ridurre la produzione di rifiuti disincentivando l'utilizzo di prodotti usa e getta a favore di tutto ciò che è riutilizzabile, e si affianca ad altre iniziative come ‘Lavabile è sano’ o le casette dell'acqua. Crediamo fermamente che sia la strada principale da percorrere, investiamo oggi per un guadagno ambientale maggiore per il futuro». «La sinergia tra soggetti privati e pubblici, al centro dei due progetti – ha fatto sapere l’assessore al Turismo Ugo Coltorti – offre ai cittadini e ai turisti un modo nuovo di vivere Jesi: da un lato, i comportamenti virtuosi che rendono la nostra città più bella, pulita ed accogliente, dall’altro la promozione di un patrimonio storico e architettonico ricchissimo, da tutelare e far conoscere».

«La via prioritaria da seguire per garantire la sostenibilità ambientale dei sistemi di produzione e consumo - spiega Matteo Giantomassi di ATA Rifiuti Ato 2 Ancona - è quella di prevenire la produzione dei rifiuti e, in seconda battuta, favorire l’utilizzo di beni efficacemente recuperabili come nuove materie prime. A tale scopo, l’ATA Rifiuti sta ideando e promuovendo nel territorio della provincia di Ancona numerosi progetti di questo genere. Tra questi rientrano, a pieno titolo, “Bevi a rendere” e “Jesi scoperta pura”, iniziative che coniugano due finalità strategiche per il nostro Ente: sviluppo sostenibile e valorizzazione del territorio». «Con queste ed altre iniziative, vogliamo contribuire concretamente a rendere Jesi una città sempre più vivibile, sempre più interessante nella sua offerta socio-culturale e sempre più attraente per il pubblico. L’obiettivo è quello di creare una forte armonia tra territorio, i turisti e l’offerta degli operatori economici, e crescere tutti intorno ad un progetto condiviso». Questo il commento di Marco Tombini, presidente di “Jesi città da vivere”, l’associazione di cui fanno parte Birreria Sant’Agostino, Caffè Imperiale, Cibariando Pesce & Dintorni, Corso Piccolo Caffè, Hostaria Dietro le quinte, Jack Rabbit, Gara Caffetteria e Specialità, Korova Club, La Picca Wine bar, Man Cave Cafè, Mezzometro pizza su misura, Pergolesi Enocaffè, Poldo Burger Bar, Rambaldus Spirits&Kitchen, RossoIntenso Food & Wine, Sardina Street food, Transylvania Vinyl Bar, Vagamondo gineria, VictorJa.

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