“Bentornato Gimbo”, Ancona accoglie il suo campione: Tamberi commuove il Palaindoor
La medaglia d’oro nel salto in alto a Tokyo2020 ha fatto ritorno nella sua città e ha ricevuto la prima sorpresa organizzata dalla Fidal. Nell’incontro con le autorità non sono mancati gli aneddoti da parte di un campione che resterà nella storia
Gianmarco Tamberi è tornato ad Ancona e ha avuto modo di godersi, questa mattina, la prima sorpresa organizzata per lui dalla Fidal. Nell’incontro al Palaindoor – l’impianto di casa – la medaglia d’oro olimpica nel salto in alto a Tokyo 2020, arrivato insieme al padre Marco e alla fidanzata e futura moglie Chiara (nella foto in basso), ha raccolto l’abbraccio delle autorità e dei giornalisti presenti riavvolgendo interamente il nastro dei ricordi:
«Per prima cosa ringrazio tutti. Ognuno dei presenti ha messo qualcosa del suo in questo percorso. Ringrazio l’assessore allo sport Andrea Guidotti, ringrazio il presidente del Coni Marche Fabio Luna che è un amico e ha fatto il massimo per me e per la mia famiglia anche consentendomi di fare il vaccino in extremis. Grazie alla Fidal per aver organizzato un evento così speciale».
Poi, scendendo nel profondo: «Sono stati anni particolari. Le operazioni, i mille infortuni con il corpo che non rispondeva bene e non riuscivo a saltare come prima. Poi i tre anni di stallo, durissimi. Volevo tornare a saltare ai miei livelli, volevo giocarmi quella medaglia che non mi era sfuggita a Rio2016 per l’infortunio. Ho sempre ambito a quel traguardo e sono state tante le notti in bianco, le lacrime tra cui quelle di Montecarlo nell’ultima gara pre-Olimpiade davanti ai miei amici. Oggi dico che quell’infortunio è stata la benedizione più grande perché non pensavo mai di provare una gioia del genere nella mia vita. E’ stato il coronamento di un sogno e di una carriera. La finale? Era il mio giorno, non potevo sbagliare».
Non manca una battuta sulla telefonata del Premier Mario Draghi, a fine gara, con il telefono portato a Gimbo direttamente dal numero uno del Coni Giovanni Malagò: «Non capita tutti i giorni di ricevere telefonate così. Ci ha ringraziato, ero ancora sotto shock per la gara, e ci ha chiesto di riportare in Italia un po’ di magia di quella sera (Tamberi insieme al resto della comitiva olimpica, naturalmente, sarà ospite tra qualche giorno a Palazzo Chigi, ndr)». La chiusura sul futuro: «Nella mia carriera mi sono reso conto di aver vinto un po’ di gare e forse non ho mai veramente gioito fino in fondo. Ora voglio godermi questo successo, sento che è arrivato il momento per farlo. Poi vedremo, di sicuro non mi ritirerò adesso. Lo stimolo più grande sono i campionati del mondo all’aperto del prossimo anno, vincendoli avrei vinto tutto quello che un atleta può vincere. Sarebbe il punto esclamativo sulla carriera».