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Mancano ditte con il requisito richiesto per i lavori, l’odissea Bar del Duomo non si ferma

La mancanza del requisito OG2 sta frenando il cantiere. L’apertura del bar dovrebbe slittare a giugno 2023

ANCONA- Ormai sta diventando una storia infinita. C’è un nuovo intoppo nella strada per la riapertura del Bar del Duomo il cui iter burocratico dura ormai dal 2013. Dopo le problematiche legate all’aggiudicazione, al bando, al progetto, alle varie clausole contrattuali e alle difficoltà nel reperire ditte per l’inizio dei lavori l’imprenditore Antonio Ambrosio – aggiudicatario della gara – dovrà far fronte anche ad un nuovo ostacolo.

Secondo la normativa, come richiesto dalla Soprintendenza, per avviare il cantiere di ristrutturazione/manutenzione di beni immobili sottoposti a tutela ambientale e culturale servono necessariamente ditte in possesso del requisito (OG2), un particolare patentino. In zona sarebbero veramente poche quelle abilitate così che bisognerebbe ricorrere alle varie imprese fuori regione con tutto ciò che ne comporta in termini di costi e tempistiche. In questo senso è ormai certo un ulteriore slittamento. Se, infatti, si poteva prevedere dicembre 2022 come mese della nuova apertura adesso, inevitabilmente, l’ipotesi giugno 2023 sembra quella più accreditata per restituire alla città uno dei suoi luoghi più belli e caratteristici.

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