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Baby gang e vandali, l’esperto: «Non serve essere troppo buoni, le sanzioni esistono»

L’avvocato Milo Sabbatini, esperto di diritto minorile, ha fatto il punto della situazione sul delicato tema delle baby gang che spesso risulta strettamente collegato alla violenza e agli atti vandalici

Continua a far parlare di sé il fenomeno delle baby gang che, purtroppo, risulta spesso strettamente collegato ad episodi di violenza e atti vandalici. Come spiegano gli esperti, la tematica non è emersa ora ma è latente da un po’ e il proliferare dei social e del contesto attuale post-pandemico ha probabilmente favorito l’accentuarsi di questi comportamenti. Con l’avvocato Milo Sabbatini, esperto di diritto minorile, abbiamo cercato di fare il punto della situazione:

«La delinquenza giovanile e minorile è sempre esistita, sicuramente in maniera latente. Oggi i social network hanno dato grande risalto ad un fenomeno che era rimasto a lungo circoscritto. L’identikit ideale è quella del ragazzo senza personalità che si fa forza in gruppo e magari non riesce a trovare una propria strada. In molti casi avviene una vera e propria emulazione. Casi in aumento? A livello statistico sì e il problema emerge quando si va a ledere la sfera privata altrui».

E allora come intervenire in modo utile? «I tribunali dei minori hanno sanzioni che esistono e che vanno applicate. Non serve essere accondiscendenti. E’ normale che la giustizia minorile mira a reindirizzare il giovane e possiede strumenti come il perdono o la messa alla prova che esulano dal contesto tradizionale. Tuttavia è bene ricordare che i comportamenti devono essere sanzionati, a prescindere dalle modalità che ho appena descritto».

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