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Baby Gang itineranti, l’allarme cresce: nel mirino diverse cittadine dell’entroterra

Sono sempre di più le bande di piccoli criminali che fanno del delinquere un vero e proprio gioco a tappe. Per non dare riferimenti si spostano random nell’ entroterra seminando il panico

Si parla spesso delle baby gang e della microcriminalità in generale. Ma, negli ultimi tempi, c’è un fenomeno connesso e parallelo che sta facendo parlare le cronache. Quello delle “baby gang itineranti”. Nello specifico il modus operandi non cambia rispetto a quello tradizionale, si agisce in gruppo, si scelgono vittime perlopiù isolate (spesso traendo pretesti futili) e il più delle volte si mostra il bottino (soldi, ma anche cibo e vestiti) sui social per vantarsi delle gesta.

L’ultimo episodio nel centro di Osimo, con i due quattordicenni privati del portafoglio e del cibo, è solo la punta di un iceberg iniziata tempo fa. Bande di Ancona, di Osimo, di Castelfidardo ma anche di fuori provincia, formate da giovanissimi e talvolta anche da ragazze, decidono di spostarsi oltre la propria zona prendendo di mira le cittadine dell’hinterland e dell’entroterra. Quasi come fosse un gioco a tappe. Lo fanno per disperdere le tracce ma anche e semplicemente per il gusto di delinquere.

Dalle recenti segnalazioni risulta che qualche baby banda “marchigiana” sia arrivata a colpire anche sulla riviera romagnola, tra Rimini e Riccione dove i furti e le aggressioni in questa estate ormai trascorsa sono aumentati a dismisura.

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