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Arretramento della ferrovia, la CNA chiede un passo verso lo sviluppo

CNA Ancona è intervenuta nel dibattito sull’arretramento ferroviario esprimendo la sua posizione in merito

ANCONA- CNA Ancona si è espressa per quel che concerne i temi del dibattito sull’arretramento ferroviario spiegando a chiare lettere il proprio punto di vista:

«La CNA di Ancona chiede, nell’interesse delle comunità interessate, un impegno comune per avviare un progetto bipastisan, che ieri appariva suggestivo visti i costi ma, oggi può dirsi lungimirante per uscire dall’isolamento economico e sociale e domani sarà addirittura vitale dato il numero previsto dei treni con l’alta velocità – si legge nella nota - Bene la sintonia degli amministratori a tutti i livelli, alla quale daremo man forte chiamando a raccolta i nostri imprenditori e la stessa società civile, ma c’è bisogno di una condivisione progettuale ampia e soluzioni viarie di raccordo assolutamente efficienti e sostenibili per il nostro territorio».

E ancora: «Liberare le città costiere dai treni che secondo le stime ogni otto minuti attraverseranno abitazioni e aree sensibili, rappresenta una priorità rispetto ad ogni disagio che soluzioni bypass potranno ingenerare, ma c’è bisogno di condivisione trasversale ed unità politica.  Insomma, secondo la CNA bisogna agire in tempi brevissimi portando la nostra voce forte e compatta a Roma, con un documento scritto a più mani, che punti a consolidare senza sbavature la posizione della Regione Marche. Subito dopo sarà necessario attivare una saggia concertazione tra esigenze pubbliche e le opzioni tecniche che verranno messe in campo per mitigare i disagi insiti nello spostamento a monte delle stazioni, spingendoci a riattivare o rilanciare al contempo infrastrutture di raccordo e supporto alla intermodalità, in grado di decongestionare il litorale e valorizzare l’estensione urbanistica delle nostre città anche verso l’interno. Tutto ciò sarà tanto più fattibile quanto il “nodo infrastrutturale anconetano” sarà in grado di interagire con il resto della regione, potenziando le interconnessioni con i noti hub di collegamento di cui dispone, il cui rilancio potrebbe portare sensibili benefici economici e soprattutto turistici. In questo quadro sappiamo bene quanto sarebbe strategico collegare il porto, l’interporto e l’aeroporto riproponendo e rafforzando le tratte su ferro, una degli assi portanti della politica nazionale e foriera di investimenti europei».

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