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Appennini marchigiani, su "Lineabianca" gli appennini marchigiani

Un ambiente unico, nascosto e bellissimo, fatto di spazi suggestivi, ricchi di straordinarie concrezioni. Tutto questo sarà possibile ammirarlo all'interno del programma di Rai1

Tra grotte carsiche, spettacolari cascate e vette oltre i 2.000 metri, prosegue il viaggio di Massimiliano Ossini e Giulia Capocchi alla scoperta delle Marche nel nuovo appuntamento con "Lineabianca", in onda sabato 23 gennaio, alle 14 su Rai1. Si partirà dalla cima del monte Vettore, 2.476 metri sul livello del mare, nella catena dei monti Sibillini, con la guida alpina Lino Zani. Con i ragazzi del Cai di Ancona si entrerà, invece, nel cuore del complesso carsico delle Grotte di Frasassi, percorrendo stretti pertugi, l'incredibile magìa della Grande Grotta del Vento, la "Cappella Sistina degli Speleologi".

Un ambiente unico, nascosto e bellissimo, fatto di spazi suggestivi, ricchi di straordinarie concrezioni. Nella campagna di Treia, una delle più eleganti città murate delle Marche, con Andrea Zenobi si visiterà un centro di addestramento unico in Italia, quello per la formazione dei labrador, insostituibili assistenti a "pelo lungo" per chi soffre di autismo, per aiutare i disabili nelle faccende di casa e per tenere sotto controllo i diabetici. Si proseguirà poi tra suggestive cascate, un susseguirsi di specchi d'acqua, spettacolari archi di roccia lavorati dall'azione modellatrice del vento, del ghiaccio e della pioggia, verso il vecchio Santuario di Santa Maria in Val d'Abisso edificato nel 1063, per rendere omaggio ad una statua della Vergine trovata dai carbonai: alle pendici meridionali del monte Nerone, la prepotente bellezza della natura incontaminata di Pian dell'Arca e Fondarca. Dalla preparazione del polentone alla moda dei carbonai, al formaggio di Fossa, al tartufo di Acqualagna: a Piobbico, nella cornice del castello Brancaleoni, una gustosa rassegna dei prodotti della tradizione culinaria marchigiana. Il tesoro dei Sibillini: a Colmurano, la tradizione delle "paccucce", prelibate mele disidratate, dall'aroma inconfondibile, affogate nel vino cotto, conservate in vasetti di vetro.

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