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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Antenna illegittima, l'osservatorio: «Ecco come interferisce con il nostro lavoro»

La nota dell'Associazione Marchigiana Astrofili che spiega come l'antenna, recentemente dichiarata illegittima dal Comune, compromette il lavoro dell'osservatorio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

«L’Associazione Marchigiana Astrofili nella persona del Presidente, Davide Ballerini, comunica con soddisfazione che il Comune di Ancona, con provvedimento dirigenziale n. 2127 del 13/11/2020, ha riconosciuto le ragioni ed agito a tutela dei diritti dell’Osservatorio Astronomico di Ancona – Pietralacroce, annullando d’ufficio il silenzio-assenso formatosi relativamente all’installazione dell’antenna radio base per telefonia mobile di via strada vecchia di Pietralacroce da parte della società Illiad. L’Osservatorio aveva infatti fatto pervenire al Comune, tramite l’Avv. Patrizia Niccolaini, la segnalazione prevista dalla L.R. Marche 10/2002, osservando che l’impianto Iliad, con i collegati dispositivi luminosi (imposti da ENAC per la sicurezza e tutela del traffico aereo), ubicato a 200 metri dall’Osservatorio di Pietralacroce, in area di tutela ai sensi della L. R. 10/2002, risulta compromettere gravemente ed irreparabilmente l’attività dell’Osservatorio stesso, rendendolo di fatto impossibilitato a svolgere la sua opera di osservazione, ricerca e divulgazione didattica, interrompendo e rendendo vane le ricerche scientifiche in corso; in concreto, i dispositivi luminosi in sommità del manufatto Iliad creano in tutte le direzioni del cielo un importante inquinamento luminoso diffuso che impedisce il corretto svolgimento delle osservazioni astronomiche dell’Osservatorio. Il manufatto Iliad ha un’altezza tale da occultare una porzione sensibile della volta celeste, rendendo di fatto impossibile la registrazione dei fenomeni planetari ed i corredati studi; il manufatto si viene infatti a trovare, rispetto all’osservatorio, nella direzione del punto cardinale est, ad oriente, e si eleva dalla linea dell’orizzonte per una quantità angolare compresa tra i 10 e 15 gradi, andando letteralmente a tagliare la linea dell’eclittica, ovvero quella linea del cielo attraversata da tutti i pianeti del Sistema Solare, nonché tutte quelle costellazioni appartenenti alla fascia zodiacale. L’ AMA (Associazione Marchigiana Astrofili) sostiene quindi la violazione dei diritti del terzo (Osservatorio) - peraltro specificamente tutelati oltre che dai principi generali dell’ordinamento anche dalla L.R. 10 del 2002 - nonché dell’interesse pubblico a mantenere e sviluppare le ricerche scientifiche in corso di importanza e risonanza ultra nazionale. Aveva conseguentemente chiesto l’apertura di un procedimento, come di fatto avvenuto, ai sensi della L. 241/90 per l’annullamento d’ufficio del silenzio-assenso che si asseriva essersi formato.

Nel corso del procedimento è stato chiesto ad Iliad di fornire chiarimenti circa la propria posizione, osservazioni pervenute e puntualmente riscontrate dall’Amministrazione nel provvedimento finale di annullamento d’ufficio del provvedimento inerente all’autorizzazione dell’installazione ed all’avvio dell’esercizio della Stazione Radio Base di via strada vecchia di Pietralacroce, risultando l’impianto stesso essere illegittimo ai sensi della L.R. 10/2002, lesivo dei diritti di terzi e dell’interesse pubblico al mantenimento dell’attività dell’Osservatorio Astronomico dell’AMA. Con lo stesso provvedimento è stata disposta l’eliminazione del manufatto così come oggi costruito. Si tratta di un provvedimento di vitale importanza per l’attività dell’Osservatorio per i suoi scopi di studio e divulgazione a servizio della popolazione e della scienza, per il quale un doveroso e caloroso ringraziamento deve andare al Lions Club Ancona Host di Ancona al suo Presidente Stefano Gregori, al responsabile dei Service, Michele Menghini ed al vice-Presidente, Avv. Patrizia Niccolaini che, nei loro ambiti istituzionali e professionali, hanno reso possibile questo importante risultato, ponendosi come sempre al servizio ed alla difesa dell’ambiente, degli interessi e del bene comune».

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