No alla violenza contro le donne, emozionante flashmob al Passetto
Decine di donne di ogni età, vestite di rosso, si sono raccolte attorno ad Alessia Cotta Ramusino, cantautrice e portabandiera di un'iniziativa di sensibilizzazione
Di sicuro impatto visivo ed emotivo il flashmob che si è svolto domenica sera in un tramonto di fuoco lungo la scenografica scalinata del Monumento ai Caduti del Passetto. Decine di donne di ogni età, vestite di rosso, si sono raccolte attorno ad Alessia Cotta Ramusino, cantautrice e portabandiera di una iniziativa di sensibilizzazione sulla violenza di genere che si lega al suo brano “Yallah”, un vero e proprio inno a camminare a testa alta, tutte unite ne dire no a soprusi, umiliazione maltrattamenti, fisici e psicologici. Ad affiancarle in una performance di grande effetto, un gruppo di giovani danzatrici della scuola DanzArte Revolution di Osimo e Filottrano.
Alessia Cotta Ramusino, cresciuta in Iran e con un bagaglio culturale e artistico internazionale, svariati album all'attivo e un'esperienza sanremese, ha fatto sua da tempo questa mission contro la piaga del femminicidio e a tutela della donne di tutto il mondo portando nelle città da nord a sud nella penisola – con l'ausilio delle piattaforme social, della stampa e soprattutto del passaparola, l' evento 100donnevestitedirosso, per la realizzazione del quale chiama a raccolta, con l'aiuto di associazioni locali e nazionali le donne - e gli uomini - della piazza che a turno lo ospita. Con la sua arte, la sua passione e il suo spessore multicuturale l'artista genovese ha saputo fare di un evento un messaggio di forza passionale di grande portata emotiva, proteso a fare della donna una forza propulsiva. Sulla scia di quelle parole ripetute alla fine come un mantra, "Respect and Love", i gesti delle donne in rosso che hanno accompagnato anche ad Ancona la sua performance, hanno catturato i presenti in una esperienza che lascia il segno, commuove, fa riflettere.
«La mia canzone Yallah – ha sottolineato la Ramusino - è centrale nel progetto. Rappresenta l’impegno di un’artista nell’affrontare una piaga sociale col proprio animo, mettendosi in discussione ed esponendosi in prima persona. Per la canzone ho scelto la lingua universale, l’inglese, a parte Yallah che è un sostantivo arabo, che significa “Andiamo”, ed è un’incitazione. L’idea è quella di muovere gli animi, spronare i governanti a prendere seri provvedimenti contro questa piaga che affligge la nostra società. Il tema mi fu portato nel 2011 quando fui colpita dall’omicidio di una marchigiana, Melania Rea: provai un profondo senso di angoscia nel domandarmi come può l’uomo che ti dorme accanto, la persona di cui ti fidi di più, di fronte alla quale sei totalmente inerme in virtù dell’amore che nutri, come può toglierti la vita? Per qualche anno la canzone è rimasta nel cassetto e poi grazie anche al mio produttore siamo riusciti a dare vita a questo progetto».
Al flashmob dorico hanno collaborato Save the Woman #nonpossoparlare di Massimiliano Mangarone e Rosella Scalone e la responsabile marketing nel territorio, Chiara Mezzelani, Tonino Scafuro dell'associazione culturale Zero Volume e Daniela Mengarelli di Event and Flower. Presenti alcuni videomaker. La regia è di Antonella Cotta Ramusino. Il tour proseguirà per la Sicilia, poi di nuovo al nord per fare poi tappa a Roma.