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Il grande cuore delle associazioni: donata al Salesi una nuova culla neonatale

Sono stati raccolti 17mila euro, grazie anche al contributo delle Patronesse, per consegnare l'importante isola neonatale al reparto di Anestesia e Rianimazione dell'ospedale dei bambini

E’ stata consegnata questa mattina nell’aula Mataloni del Salesi una culla neonatale al reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale dei bambini. E’ il frutto delle donazioni raccolte dalle Patronesse del Salesi, che hanno a loro volta integrato la cifra fino al raggiungimento dei 17.000 euro necessari. Si tratta di un’altra importante donazione, è stato ribadito nell’incontro coordinato dal giornalista Andrea Carloni,  che le Patronesse hanno realizzato grazie al generoso apporto di alcuni sponsor da sempre vicin alle associazioni e ai bambini del pediatrico anconetano: Gruppo Gabrielli Cnr, gruppo Memorial Gianluca Gianmarchi, Farmacia del Pinocchio del dottor Alessandro Guidi, Copemo e Olicor. Nell’occasione, durante la quale sono stati ricordati i 120 anni di vita del Salesi e delle stesse Patronesse, sono anche intervenuti altri due rappresentanti di aziende “amiche”, Claudio Stecconi per Ubi Banca e Marco Gnocchini, presidente di Prometeo, oltre a Davide Paolini, presidente regionale della pallacanestro e Fabio Sturani per la Regione Marche, che ha evidenziato l’impegno profuso dalla stessa Regione negli ultimi anni per il trasferimento e la realizzazione della nuova struttura a Torrette.

«Quest’anno il Covid ha limitato la nostra attività - ha detto la presidente delle Patronesse, Stefania Giacchè - ma non il nostro storico spirito costruttivo ed umanitario. La consegna di oggi rappresenta la volontà di esserci comunque, la nostra costante presenza a fianco dei bambini e delle loro famiglie. Grazie a tutti, privati, enti ed associazioni che ci supportano e siamo pronte a riprendere nel pieno la nostra attività». Il primario della Rianimazione e Anestesia, dottor Alessandro Simonini, ha descritto l’isola neonatale come una culla che permette di gestire e di attuare i più alti standard assistenziali, senza spostare il fragile paziente evitando anche il problema del decubito e di applicare le migliori terapie. «Il Salesi - ha detto - non ha nulla, in termini di tecnologie, da invidiare ai migliori ospedali pediatrici italiani».

Il direttore generale dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, Michele Caporossi, ha ribadito che «il Covid ha ribaltato il mondo, ma ha aumentato la presa di coscienza delle persone. In quest’ottica, occorre guardare al futuro ricordando che le Patronesse sono state profetiche nella loro azione. Quella di dedicarsi solo ai bambini e di non considerarli come piccoli adulti, che è anche la mission dello stesso Salesi. Che, la storia lo insegna, ha vinto la sua scommessa rispetto a quando si cercava di toglierli importanza. Noi non abbiamo mai avallato questi tentativi - ha proseguito - perché indietro non si torna. Lo dimostrano i 12 cantieri aperti ed il programma della nuova struttura che sta andando avanti, anche grazie alle istituzioni politiche che hanno reperito le risorse. Grazie alle Patronesse - ha concluso Caporossi - perché da 120 anni rappresentano una forma di cultura». Infine il professor Andrea Ciavattini, capo dipartimento della struttura materno-infantile, ha ricordato che «al Salesi si lavora a pieno regime, con un grande spirito di corpo di tutte le sue componenti ed è dotato di mezzi tecnologi d’avanguardia. La culla neonatale è un paradigma di tutta l’attività».

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