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Via l’amianto dagli ospedali, assessore Baldelli: «Garantire il diritto alla salute»

Sono stati selezionati per interventi di bonifica dal rischio amianto gli ospedali di Sassoferrato, Senigallia, Arcevia e Fabriano, oltre al Salesi, all’ospedale regionale di Torrette e all’Inrca

Bonifica dell'amianto nelle strutture ospedaliere anconetane. «Proseguiamo l’opera di bonifica per dare una risposta concreta ad un annoso problema che affrontiamo in maniera strutturale, a riprova dell’impegno dell’amministrazione regionale per la messa in sicurezza dei nosocomi del territorio». Lo comunica l’assessore ai Lavori pubblici e all’Edilizia ospedaliera Francesco Baldelli che ribadisce la volontà di garantire il diritto alla salute «che - prosegue - equivale ad avere servizi primari diffusi nel territorio e strutture sicure. In quest’ottica, la necessità di rimuovere l’amianto nelle strutture ospedaliere non ancora bonificate che attendevano da anni questi indispensabili interventi».

A tal fine sono stati selezionati per interventi di bonifica dal rischio amianto gli ospedali di Sassoferrato, Senigallia, Arcevia e Fabriano, oltre al Salesi, all’ospedale regionale di Torrette e all’Inrca. «La bonifica più consistente - si legge nella nota - sarà nei presidi di Torrette e Salesi, dove saranno rimosse intere tubazioni delle linee in disuso e la copertura della centrale elettrica, per una spesa di circa 1 milione. Ai quali si aggiungono gli interventi relativi alla vecchia morgue e alla palazzina con gli uffici tecnici per fare spazio al Nuovo Salesi, per una spesa complessiva di ulteriori 600 mila euro. Per quanto riguarda le altre strutture, a Sassoferrato si procederà alla rimozione di due vasche in passato adibite a serbatoio di acqua, di una canna fumaria e di una pavimentazione in vinil amianto, a Senigallia si rimuoveranno serbatoi, cisterne e condotte presenti in più padiglioni, ad Arcevia saranno eliminate lastre in eternit, cisterne e tubazioni, a Fabriano vecchie tubazioni di scarico delle acque reflue e due caldaie e, infine, all’Inrca saranno rimosse coperture in eternit e altri residui di amianto, per una spesa complessiva di circa 155mila euro, che è esattamente la somma degli importi richiesti dalle aziende sanitarie, quindi vi è da parte della Regione una copertura economica totale».

L’intervento rientra nel Piano complessivo di bonifica dell’amianto attivato per 21 ospedali della regione e soddisfa pienamente le necessità rappresentate dall’Area Vasta 2. «Gli interventi di finanziamento sono stati subordinati a precise priorità – spiega l’assessore Baldelli - si sono ritenuti primari gli interventi sulle strutture sanitarie e ospedaliere che prevedono la degenza 24 ore su 24 dell’utenza. Tutte le richieste pervenute per strutture con tale tipo di degenza sono state finanziate».

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