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Raiz e i Radicanto, Fink e De Trizio per il gran finale di Adriatico Mediterraneo 2021

Musica Immaginaria Mediterranea, il nuovo progetto della storica voce di Almamegretta e dei finalisti del Premio Tenco, saluterà la XV edizione del Festival con la partecipazione di Enrico Fink, sul palco della Mole dopo il concerto in sinagoga

ANCONA - Il grande repertorio della “canzone classica napoletana” dà la sveglia al sole che sorge sulla scalinata del Passetto. Il trio Real...mente Napoli, con Tommaso Chimenti alla voce, Luciano Damiani al mandolino e Michele Libraro alla chitarra, chiude i concerti all’alba per questo Adriatico Mediterraneo Festival 2021.

Successo di pubblico, ieri sera (21 agosto), per James Senese e Napoli Centrale. L’eclettico sassofonista e la sua band hanno trascinato la platea della Corte della Mole con le loro sonorità che spaziano dal blues al rock al jazz. Momento di commozione per la dedica di Senese a Pino Daniele: «questa è per mio fratello Pino» ha detto dal palco, prima di dar di nuovo voce al suo sax. E grande risposta di pubblico anche per il concerto dei Barodrom Orkestar al tramonto, nel debutto della nuova location de La Banchina al Porto Antico. Il gruppo si è confermato come una delle più belle realtà nel panorama della world music, con le loro composizioni nelle quali si possono scovare sonorità brasiliane, echi di musica mongola e ritmiche africane e che hanno convinto gli spettatori. 

Il programma del 22 agosto

La domenica di Adriatico Mediterraneo Festival prosegue all’insegna degli incontri, degli spettacoli teatrali e dei concerti, per il grande finale di questa XV edizione. Il pomeriggio della Mole si apre con un altro spettacolo del ciclo Dreams traces travelling container. Un progetto (finanziato da Europa Creativa) che si propone di raccontare le storie positive di realizzazione in un paese diverso da quello di nascita. L’idea si sviluppa a partire da una raccolta di storie, antiche e contemporanee che prendono vita sul palco grazie a cinque diversi spettacoli realizzati da altrettante compagnie teatrali di differenti paesi. A salire sul palco oggi, alle 15 al Canalone della Mole, la Danimarca con Roots from the sky, LNordisk Teatrerlaboratorium/Ikarus, regia: Carolina Pizarro, attori: João Carlos Silva, Michelle Marie Rodríguez. Alle 17.30 (sempre al Canalone) sarà la volta della Polonia con To be heard della B’cause Dance Company, ballerini: Dominika Stróżewska, Bartek Woszczyński, coreografia: Bartek Woszczyński, compositori: Atmo Music Productions. A chiudere, la Spagna con Travesía contra el miedo, TNT, regia: Juana Casado, performers: Inma ‘La Carbonera’, Ana Salazar, Mario Salas.

Alle 18.30 alla Sala Boxe Omero alla Mole replica de I quaderni di Malte, uno studio con Sonia Antinori e Giacomo Lilliù. Un percorso dentro la parola di Rainer Maria Rilke, che dall’affaccio adriatico di Duino cantava l’indicibile. Cento anni dopo, sulle acque dello stesso mare su cui il poeta cantava il tremendo e bellissimo angelo, ci si interroga sui fattori della creazione, sul suo senso e i suoi percorsi, insieme a chi permette che il teatro appaia: il pubblico. Una produzione Malte, in collaborazione con Adriatico Mediterraneo Festival 2021, Museo Tattile Statale Omero, La Mole Cultura Presente, Comune di Ancona, Ministero della Cultura.

Alle 19, allo Spazio Cinema della Mole, in occasione dei cinquant’anni di attività di Medici Senza Frontiere, lettura di brani tratti da Le Ferite a cura di Martina Sulpizi, volontaria del gruppo MSF di Ancona. Intervengono: Pierfrancesco Curzi, giornalista e scrittore, Federica Iezzi, cardiochirurgo pediatra e operatore umanitario di MSF, Luca Mercanti, Arcigay Comunitas Ancona. Modera il giornalista Giovanni Filosa. L’incontro, dal titolo Le ferite parlano, a cura di Medici Senza Frontiere, sarà anche l’occasione per dialoghi con le associazioni locali e per la presentazione del libro Le Ferite, antologia edita in collaborazione con Einaudi editore per celebrare i 50 anni di Medici Senza Frontiere.

La sinagoga ed il Porto Antico, i luoghi dei concerti al tramonto, con Enrico Fink e La Répétition

Nell’anno che segna il ritorno alla collaborazione tra Adriatico Mediterraneo e la Comunità ebraica di Ancona, tra i fondatori del Festival nel 2007, il presidente della Comunità ebraica di Firenze, nonché ricercatore e musicista, Enrico Fink, porterà alla sinagoga di Ancona alle 19.15, il suo Le-Kel 'Olam - un viaggio attraverso le musiche degli ebrei d'Italia, accompagnato dalla chitarra di Giuseppe De Trizio. Dagli studi condotti da Fink sulla musica ebraica in Europa fra il XVI e il XVIII secolo e dalla ricerca sulla ricca e complessa storia della musica ebraica in Italia nasce il suo spettacolo. Un incontro fra la conversazione e il concerto, raccontando con parole ed esempi musicali alcuni passaggi di una lunga ricerca internazionale in questo mondo affascinante della musica ebraica in Europa ed in Italia, sia in realtà dove la tradizione è viva e vibrante, sia in altre dove studiare la musica tradizionale significa spesso tuffarsi in vecchi spartiti del coro, trascrizioni, e vecchie registrazioni.

Sul palco de La Banchina al Porto Antico saliranno invece, alle 19.30, La Répétition. Esplorare il sound del nuovo Salento crocevia di popoli, tracciare il cerchio di una nuova comunità attraverso l'energia potente di ritmi e note meticci. Ridurre all’essenziale la moltitudine di informazioni che la musica del Mondo ci offre, per poi farla rinascere: è questa l’idea centrale di Claudio Prima (organetto e voce), Giovanni Chirico (sax baritono, soprano), Giovanni Martella (percussioni, balafon, Kamélé n‘goni), Riccardo Basile (basso), Federico Laganà (tamburi a cornice, percussioni). Cinque musicisti, ognuno coinvolto personalmente nella ricerca di nuovi spazi sonori, si incontrano per mettere a frutto le consapevolezze derivate dalle loro esplorazioni.

Il gran finale di Adriatico Mediterraneo Festival 2021 con Raiz e i Radicanto con la partecipazione di Enrico Fink e Giuseppe De Trizio

Musica Immaginaria Mediterranea che vede la collaborazione tra Raiz (storica voce degli Almamegretta) e Radicanto (finalisti del Premio Tenco) è un tributo al mare, viatico di suoni e peregrinazioni musicali, storie ed echi di gente rivissute attraverso le antiche cantigas sefardite e la rilettura della tradizione meridionale italiana, sempre votate alla struttura della forma “canzone”. Ballate acustiche, intense, legate con dolcezza ed efficacia all’alternanza delle stagioni della vita umana. Un concerto potente e raffinato al tempo stesso, in cui l'universo sonoro della voce di Raiz si intreccia ai ritmi cadenzati, agli echi delle corde, delle pelli e dei papiri che scivolano come rivoli di un racconto che sembra non avere mai fine. Per Adriatico Mediterraneo Festival la formazione, composta da Raiz canto, Adolfo La Volpe, oud e chitarra elettrica, Francesco De Palma, cajon, tamburi a cornice, tar e riqq, si arricchisce con la voce di Enrico Fink e la chitarra classica di Giuseppe De Trizio. Evento in collaborazione con Amat

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