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112, Numero Unico delle Emergenze: l’Open Day segna la svolta per Marche e Umbria

Il numero di emergenza Unico Europeo sta segnando un autentico punto di svolta per le due regioni con una gestione di circa 4200 chiamate giornaliere. Piena soddisfazione da parte dei dirigenti e dei responsabili operativi

Il numero unico per le emergenze, 112, valido per Marche e Umbria è realtà. A dire il vero, a livello di attività, lo start ufficiale è avvenuto già da alcuni mesi ma con l’Open Day andato in scena quest’oggi (7 luglio) nella centrale operativa anconetana di Ancona si può dire di essere arrivati ad un punto di svolta nella gestione emergenziale. Così come sancito dalla Comunità Europea, le Centrali Uniche di Risposta cureranno quelli che in precedenza erano i numeri della sicurezza 112 (Carabinieri), 113 (Polizia), 115 (Vigili del Fuoco) e 118 (Soccorsi sanitari). Da qualche settimana è attivo anche il collegamento con la Capitaneria di Porto per le emergenze in mare. Nello specifico, ogni volta che vengono digitati questi numeri la chiamata viene presa in carico dalla centrale che si occuperà, dopo averla valutata e localizzata, di smistarla all’ente deputato alla gestione dell’evento comunicato telefonicamente.

In Italia al momento sono attive 14 Centrali Operative 112, in aggiunta ad un distaccamento della Centrale di Saluzzo in Val d’Aosta, ma ce ne sono diverse in attesa di attivazione disseminate tra Lazio, Puglia, Molise, Basilicata e Sardegna. Per quanto concerne Marche e Umbria, la copertura è su un totale di 2.395.436 abitanti (1.525.271 i marchigiani, 870.165 gli umbri) e i riscontri vanno letti senza dubbio in maniera positiva:

  • 112 Nue - Open Day

«Il lavoro della centrale è in continuo percorso evolutivo – ha spiegato il dirigente del servizio Maurizio Ferretti – Sarebbe bello che gli Open Day si ripetessero nel tempo così da far toccare con mano quelle che sono le nostre esperienze giornaliere. Ad ogni cittadino che chiama viene garantita la risposta con tempi rapidi e certi. Porto i saluti dell’Assessore regionale Saltamartini che è sempre vicino a noi e anche quelli della dottoressa Di Furia, tassello preziosissimo in questa attività. Riceviamo mediamente dalle 4200 alle 4700 chiamate giornaliere e il 50% di queste sono reali emergenze. Siamo chiamati necessariamente ad un discorso di filtro sulle telefonate improprie, sugli errori che possono capitare. I risultati? Siamo soddisfatti, i dati raccolti vengono presentati periodicamente al Ministero dell’Interno e alle Prefetture e il riscontro è ottimale. Il personale opera con tre turni giornalieri da otto ore per coprire l’intero arco della giornata sette giorni su sette».

In precedenza si parlava della garanzia di risposta all’utente, una garanzia che arriva in relazione ad apposite misure, tecnologiche e organizzative che prevedono la possibilità di ricevere un elevato numero di chiamate entranti in contemporanea, di dirottare automaticamente le chiamate verso la CUR Toscana in caso di saturazione delle linee, la possibilità di utilizzare operatori della CUR Toscana operanti da remoto in caso di congestionamento delle chiamate, l’utilizzo di procedure operative interne per il coordinamento e lo smistamento di chiamate in caso di iper-afflusso. Secondo una stima effettuata il tempo di risposta è inferiore ai cinque secondi, quello di gestione della chiamata inferiore a quaranta secondi:

«Tutte le chiamate che arrivano vengono risposte, localizzate, valutate e passate in modo immediato alle centrali di secondo livello che hanno mantenuto le loro funzioni – sono le parole del responsabile operativo CUR 112 Andrea Fazi (accompagnato dai Viceresponsabili Domenico Paccone e Leonardo Rossini) – In pochi secondi dobbiamo riuscire ad ottenere quante più informazioni possibili così da facilitare il lavoro delle centrali di secondo livello». Proprio la localizzazione è un aspetto centrale del NUE. Il collegamento diretto con i sistemi informativi del Ministero dell’Interno consento di avere l’esatta ubicazione per le utenze fisse e la posizione approssimativa in relazione alle celle telefoniche agganciate per le utenze mobili.

In uso c’è anche l’app “Where Are U” che, se utilizzata, è in grado di fornire l’esatta posizione dell’utenza mobile attraverso voce, chiamate mute o chat. A questo proposito si sta cercando di implementare la tecnologia con nuovi strumenti di localizzazione GPS quali il Dinamicall (invio da parte dell’operatore di un SMS all’utente per trasmettere la posizione attraverso link o contenuti multimediali), Ecall (sistema installato a bordo di autovetture) e Aml (invio automatico della posizione non appena si avvia una chiamata verso il 112). Incentivata anche la “mappatura” generale con le corrette referenze geografiche già effettuate alle principali arterie viarie, alle tratte ferroviarie e stazioni FS, alle aree SAE (Soluzioni Abitative Emergenza), agli stabilimenti balneari, alle aree portuali e aeroportuali. Prossime ad essere censite le colonnine SOS di Anas e Società autostrade, le stazioni sciistiche e i punti d’interesse in aree montane.  

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