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Distrutti cinque nidi di fratino tra le dune della spiaggia: «Comportamenti sbagliati e cani sciolti»

Avvicinarsi troppo alle recinzioni costituite da paletti con nastro bianco e rosso può disturbare la cova delle uova o la nidiata

SENIGALLIA - «Durante l'attività di monitoraggio, svoltasi nelle ultime settimane nell'ambito del Progetto Dune, si è registrata purtroppo la compromissione di cinque nidi di Fratino deposti lungo il tratto del litorale di Marzocca». Lo fa sapere il comune di Senigallia in una nota. 

«Il gruppo di lavoro del Progetto Dune, sostenuto dal Comune di Senigallia e con il supporto di ornitologi, ha il compito di monitorare la flora e la fauna della spiaggia e promuovere attività di divulgazione e sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza, ai turisti ed agli istituti scolastici. Gli operatori percorrono la spiaggia più volte a settimana,  durante la stagione riproduttiva di questo uccellino limicolo (marzo-luglio/agosto), per censire nuovi nidi e monitorare lo stato dei presenti. Spesso ci segnalano comportamenti errati in spiaggia che possono mettere in serio pericolo il Fratino come la presenza di cani sciolti e fuori controllo. Anche avvicinarsi troppo alle recinzioni costituite da paletti con nastro bianco e rosso può disturbare la cova delle uova o la nidiata. Il comportamento irresponsabile di pochi può danneggiare gravemente una specie a rischio di estinzione. Si ricorda che l'ordinanza del Comune di Senigallia del 2018 vieta il danneggiamento della flora dunale ed il disturbo al Fratino».

L'ambiente dunale di Senigallia ospita habitat prioritari (Direttiva Europea 92/43/CEE) popolati di specie vegetali ed animali a rischio di scomparsa. Tra queste, il Fratino (Charadrius alexandrinus), un piccolo uccello limicolo strettamente legato agli ambienti litoranei è presente a Senigallia con il contingente più importante della Regione Marche. «Dallo scorso anno la spiaggia senigalliese - conclude la nota - proprio per la presenza del Fratino, ha suscitato l'interesse di diversi documentaristi naturalisti di fama internazionale che stanno in questi mesi filmando fotografando e controllando con sistemi di telerilevamento questa specie. La nostra città è inoltre coinvolta in un progetto coordinato da ISPRA per approfondire la biologia di questo animale che anche tutti i fruitori della spiaggia hanno il dovere di tutelare». 

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