Abbattimento dei cinghiali: «Regione pronta a garantire la sicurezza dei cittadini»
In Parlamento è in discussione un apposito emendamento alla Legge di Stabilità sulla problematica dei cinghiali presenti sempre di più all’interno delle città. Un problema molto sentito anche nelle Marche
ANCONA - Dagli attraversamenti lungo le carreggiate nelle zone boschive agli avvicinamenti anche in aree urbane. Il problema della presenza dei cinghiali è particolarmente sentito nelle Marche, dove il consigliere e regionale e Capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli assicura che l’amministrazione regionale «è pronta a fare la propria parte per garantire la sicurezza dei cittadini». In particolare il consigliere fa riferimento alla Legge di Stabilità di cui «attendiamo l’approvazione da parte del Governo Meloni - riferisce il Capogruppo FdI - perché potrebbero esserci nuove direttive che, successivamente, potranno essere recepite nel protocollo tra Anci, Unione delle province, il comando dei carabinieri forestali, le associazioni agricole e quelle venatorie per stabilire delle linee guida e fare ordinanze per interventi di prevenzione e allontanamento dei cinghiali. Quindi, la Regione provvederà alla norma specifica». Sempre secondo quanto riferisce Ciccioli «gli abbattimenti di fauna selvatica sono possibili anche per motivi di sicurezza stradale, in aree protette e in città. Inoltre gli animali, se superano le analisi igienico sanitarie, possono essere destinati al consumo alimentare». Sarebbe questo, infatti, l’emendamento di FdI alla manovra in discussione in Parlamento. «La proposta include l’adozione di un Piano straordinario quinquennale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica attuabile mediante abbattimento e cattura - continua Ciccioli -. Il contenimento è attuato anche nelle zone vietate alla caccia, nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto. Si comprende bene come l’eventuale approvazione di questo emendamento modifichi sostanzialmente il quadro su cosa si possa o non si possa fare nelle aree urbane per limitare la presenza dei cinghiali e altri animali selvatici, in particolare i lupi.