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In piazza per Carola, “Siamo sulla stessa barca”: «Ma non chiamatela eroina» - VIDEO

Giorni di attesa in mare con 42 migranti a bordo, c'era altra scelta? Le risposte di chi era in piazza

Un centinaio di persone in piazza anche ad Ancona per sostenere la scelta della Sea Watch 3 e della sua comandante, Carola Rackete, di forzare il blocco ed entrare nel porto di Lampedusa con 42 migranti salvati in mare. Partiti, sinistre, centri sociali, sindacati, studenti associazioni hanno gridato all’unisono il loro sostegno a Carola contro odio, razzismo e intolleranza. 

Di fronte alla sede della Prefettura si sono dati appuntamento Cgil, Cisl e Uil Ancona/Marche insieme con Agesci Marche, Amad Associazione, Multietnica Antirazzista Donne, Amnesty International Marche, Anolf Ancona,Anpi Marche, Altra Idea di Città, Articolo 1 , Associazione di donne SEMAJ – Seminari Magistrali di Genere “Joice Lussu”,Associazione Terzavia, Arci Ancona. Arci Marche. Associazione Diritti al Futuro – Senigallia,Associazione Festa per la Libertà dei Popoli, Comitato Marche Pride, Gulliver, Falkatraz-laboratorio dell’autogestione, Giovani Democratici Marche, La Tenda di Abramo Falconara,Istituto Gramsci Marche, Osservatorio Diritti in genere Ancona, Partito Democratico Marche, PCI Sezione Ancona,Possibile,Rete degli studenti medi, SNOQ Ancona -Comitato 13 febbraio, Università per la pace. C’era anche il Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mastrovincenzo, che ha voluto parlare a titolo personale.

Carola Rackete, donna coraggiosa o semplicemente eroina? La risposta dei più ha accolto il primo aggettivo mentre quelle due settimane in mare, dicono i presenti, erano l’unica scelta possibile per lei e per l’equipaggio della Sea Watch 3. Queste le voci della piazza. 
 

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