Il cellulare dei fidanzatini è un tassello importante per ricostruire le chiamate, gli sms, i messaggi whatsapp e i social network risalenti alle fasi precedenti e subito successive all'omicidio e capire così il ruolo di lei
Sopra la bara di legno chiaro, c'erano due rose. La prima era una rosa bianca che riportava il nome della figlia, mentre la seconda era rossa e riportava il nome del marito Fabio. Unite come la famiglia che erano
Alla luce delle accuse, gli indagati rischiano l’ergastolo perché su di loro pende già l’accusa di omicidio volontario e tentato omicidio, ma anche la pesantissima aggravante del vincolo parenterale tra vittima e aguzzini
Nell'ordinanza il Gip ricostruisce l'omicidio come una vera e propria esecuzione da parte di Antonio Tagliata, un ragazzo che ha dimostrato una spiccata personalità omicida e capace di eliminare gli ostacoli
L'indagato ha dato nuovi elementi agli investigatori, dicendo di aver gettato in strada il giubbotto e il cellulare durante la fuga dal luogo del delitto. La giacca è stata trovata mentre del cellulare nessuna traccia
Carlo Tagliata, padre di Antonio, nel 1987 fu processato dal Tribunale dei minori come esecutore materiale dell'omicidio dell'uomo che pensava insidiasse la sua fidanzatina
Quando il giudice le ha chiesto spiegazioni in merito al suo comportamento subito dopo il delitto, lei ha risposto subito: «Ho avuto paura». Così ha spiegato il perché di quella fuga mano nella mano con il 18enne
Se le cose stanno davvero così, la posizione del giovane indagato potrebbero aggravarsi ulteriormente perché, a questo punto, il pm potrebbe imputare al 18enne anche la premeditazione del reato di omicidio volontario
E ora gli investigatori stanno indagando proprio sull’arma per capire da dove arrivi e soprattutto come mai il giovane killer fosse in possesso di quell'arma e di tutti quei proiettili al seguito
L'uomo si trova in coma irreversibile nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Torrette di Ancona. Il 50enne, sabato pomeriggio, era stato ferito a colpi d'arma da fuoco dal fidanzato della figlia 16enne
E' finita alla stazione di Falconara la fuga dei due fidanzatini, sospettati dell'omicidio di una donna e del ferimento del marito. Ora la giovane coppia si trova all'interno della caserma di via della Montagnola ad Ancona
E' successo intorno alle 13.30 di oggi. Gli investigatori hanno trovato il corpo senza vita di una donna in un appartamento di via Crivelli. Il marito versa invece in gravissime condizioni. I carabinieri sono sulle tracce di una terza persona che sarebbe in fuga. Sul posto anche i volontari del 118
Lo scrive Paola Moscaroli, gup di Ancona, nella motivazione che ha portato all'assoluzione del ferroviere 35enne, che il 17 agosto del 2014 uccise con venti coltellate la figlioletta di appena 18 mesi
Secondo il giudice la 34enne non ha coperto, con il suo silenzio davanti agli inquirenti, l'ex A. L., indagato per il duplice omicidio di San Faustino di Cingoli. L'avvocato Moscoloni: "Soddisfatti ma resta amarezza per processo senza prove durato 4 anni"
Il pm Paolo Gubinelli sarebbe pronto a chiedere il giudizio immediato per N. C., ritenuto dalla pubblica accusa il killer di Sartini. Dunque la partita si giocherà a processo, sul piatto della bilancia restano diversi elementi sia a favore che contro l'indagato
Secondo le difese, i responsabili sarebbero stati solo in una delle due auto mentre gli occupanti dell'altra non avrebbero partecipato al pestaggio. A picchiare materialmente la vittima sarebbero stati gli accusati passati per rito alternativo
E' quello che ha detto ieri ad una intervista del Corriere della Sera la giovane macedone di Sant'Angelo in Vado. E' lei ad aver scatenato la gelosia dell'omicida, il 20enne che insieme ad un amico ha attirato Ismaele Lulli in una trappola per poi sgozzarlo
In teoria dopo l'interrogatorio l'accusato dovrebbe portare i carabinieri nel luogo in cui ha gettato l'arma del delitto, un coltello a serramanico. Nel frattempo, non e' stata ancora fissata la data di convalida dell'arresto dei due albanesi
Intanto il 20enne, considerato l'autore materiale dell'omicidio, dovrebbe rendere piena confessione nel pomeriggio nel carcere di Villa Fastiggi. Lo ha annunciato il suo avvocato Salvatore Asole, che ha chiesto al pm un interrogatorio formale
La ragazza macedone ha praticamente confermato il movente, dicendo che il ragazzo albanese la tormentava con quel sospetto. Inutile ogni tentativo di rassicurarlo perché nella testa del 20enne, quello della gelosia era diventato un tarlo
Ismaele Lulli è stato ritrovato lunedì. Ma i Carabinieri lo cercavano dal giorno prima quando la madre, in ansia per aver letto quel messaggio alquanto ambiguo, aveva chiesto aiuto alle forze dell'ordine. Poi la tragica scoperta
Stamattina la difesa ha avanzato la richiesta di scarcerazione dell'indagato al Tribunale del Riesame, in subordine i legali hanno chiesto di modificare la misura di custodia dal carcere agli arresti domiciliari
Per il pm il responsabile di quell'efferrato delitto resta il giovane vicino di casa della vittima. Lo stesso che, sotto intercettazione telefonica, era stato ascoltato mentre paventava alla madre l'ipotesi di far fuori un amico, diventato testimone scomodo
Subito dopo la sentenza, la famiglia Bedini ha dato mandato al loro avvocato di rendere pubblica una lettera scritta dalla famiglia parte civile in cui si fanno alcune considerazioni. Missiva a cui ha immediatamente riposto l'avvocato della madre di Giustini
Secondo quanto ricostruito dalla pubblica accusa, l'agguato sarebbe stato una vendetta per presunte avance sessuali subite da Suela, vicina di casa della vittima a Ripe. Le difese hanno già annunciato che ricorreranno in Cassazione