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Tamberi come in un talent show

Il campione azzurro del salto in alto fa scegliere ai suoi tifosi se affrontare o meno gli assoluti di Pescara. Vincono i sì ma la rete si divide

Nemmeno il tempo di riprenderci dai coriandoli di foto e hashtag lasciati dietro di sé dal ciclone Ferragnez che la rete viene di nuovo messa alla prova. Tolti i panni dei wedding planner, degli esperti di musica, di marketing, degli intellettuali del ma-a-me-che-mi-frega (però commentano, alimentando così il fenomeno) il popolo dei social è stato incaricato stavolta per decidere se un atleta può o meno gareggiare in una competizione. A tirare in ballo i propri follower non è stato, stavolta, un moto istintivo della massa ma l'espressa richiesta di Gianmarco Tamberi, campione anconetano di salto in alto, dalla sua pagina su Instagram. Domanda semplice: partecipo o no agli assoluti di atletica che si terranno domenica a Pescara? Il programma 2018 dell'azzurro non prevedeva questa gara. Dopo aver preso parte alla Diamond Legague di Bruxelles ed essersi piazzato al terzo posto con 2.31, la tabella di marcia prevedeva vacanze e riposo. «A Bruxelles sarebbe dovuta essere l'ultima gara dell'anno, ma vista la grande condizione fisica sono indeciso se tener duro e fare anche i campionati Italiani settimana prossima – ha scritto Gimbo sul suo profilo Instagram - Non riesco a prendere una decisione perché da una parte mi va di gareggiare dall'altra dopo 11 mesi di duro lavoro inizio abbastanza a sentire la stanchezza fisica e mentale e la necessità di staccare per qualche settimana. Essendo l'indecisione tanta e avendomi voi sempre seguito con tanta passione ho deciso di lasciare a voi la scelta del da farsi». Il sondaggio stile reality si è espresso per il sì. Non sono mancati i no, ovviamente. Preoccupati per una ricaduta proprio alla fine dell'anno del riscatto dopo l'infortunio ha impedito all'anconetano di prendere parte alle Olimpiadi di Rio 2016. Lui li ha rassicurati: "La mia condizione fisica è perfetta, non ho nessun tipo di fastidio, altrimenti non ci avrei nemmeno pensato se staccare o continuare". Insomma, Tamberi a Pescara ci sarà.

La domanda però viene ora spontanea. Può un atleta mettersi nelle mani di dei tifosi nell'affrontare la sua attività agonistica? Calorosi, appassionati, affettuosi e vicini nei momenti di difficoltà, tutto quello che si vuole. Ma le competenze? Va detto che il nostro ha sempre avuto un bel rapporto con i suoi follower. Lo scorso giugno, non arrivando risultati, era anche arrivato a una sorta di congedo social «finché non mi sentirò di nuovo all'altezza di questa pagina e di essere sostenuto da così tante persone». Che per la precisione sono oltre 70mila su Facebook e 118mila su Instagram. Follower che lo hanno sempre sostenuto. L'ok del popolo appare tuttavia eccessivo. Che un atleta possa saltare, correre, lanciare, nuotare qualsiasi tipo di competizione e a che livello è compito del staff tecnico e medico, oltre che - ovviamente della volontà dell'atleta stesso. Tamberi, per altro, ha dovuto affrontare un lungo percorso di recupero dopo quel maledetto giorno di due anni fa a Montecarlo quando, dopo aver già messo a segno il record italiano, si infortunò gravemente tentando i 2.41. Che un po' di prudenza non guasti, lo dovrebbe aver imparato. Soprattutto in vista dei Mondiali in Qatar 2019 e delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Per questo crediamo che la scelta di gareggiare a Pescara abbia avuto, prima di tutto il resto, l'avallo anche da figure professionali dello staff azzurro. E che tutto il sondaggio non sia altro che un modo originale per mantenere e incrementare la tela dei rapporti che ogni personaggio, oggi come oggi, è costretto a tessere per tenere su di sé i riflettori. Allora il discorso cambia. Ma anche in questo caso ha poco a che vedere con lo sport ed è molto più vicino a un reality show.

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