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Urlo Lardini Filottrano, tre punti di platino contro Bergamo

Tre punti dal grande peso specifico, soprattutto perché arrivati al termine di una partita spettacolare e intensa

Osimo (An). Con una prestazione superlativa, di grande qualità e abnegazione la Lardini batte 3-1 la Zanetti Bergamo e compie un passo importante in chiave salvezza. Tre punti dal grande peso specifico, soprattutto perché arrivati al termine di una partita spettacolare e intensa. Coach Schiavo conferma lo starting six che ha ben figurato al PalaVerde contro l’Imoco, Bertini schiera Carraro in regìa e deve rinunciare a Courtney, al suo posto Mingardi.

E’ proprio l’ex Modena a firmare il primo punto di un set inaugurale in cui Tominaga sfrutta al meglio le sue centrali e il mani out dell’ex Partenio consegna il primo vantaggio alla Lardini (5-4). La Zanetti capitalizza a muro (Smarzek e Olivotto) e allunga il passo, approfittando anche di alcuni errori filottranesi (14-19). Il -5 non spaventa una Lardini che può contare su una super Garzaro (7 punti nel set con l’85% di efficacia offensiva) e sul turno al servizio di Partenio si riporta sotto (18-19). Bertini ricorre a Imperiali per sistemare la ricezione, Whitney e l’ace di Garzaro mettono la freccia (21-20), Cogliandro e Vasilantonaki conservano il vantaggio (23-22), ma al set-point arriva Bergamo con Mingardi (23-24). Filottrano annulla cancella quattro palle-set con Partenio e Garzaro (27-27) e dopo il primo tempo di Cogliandro (5 punti e l’83% in attacco) mette al sicuro il set con Vasilantonaki (30-28). La Lardini riparte da Whitney e Partenio (4-3), ma come nel parziale precedente è la Zanetti a fare l’andatura, nonostante una Cardullo spaziale (le ultime tre stagioni a Bergamo…), che strappa applausi a scena aperta per un clamoroso doppio intervento difensivo. E’ Mingardi a spingere Bergamo sul +3 (13-16), fuga stoppata dal servizio (con ace) di Partenio, è ancora Mingardi a garantire il nuovo break (17-19), ma ancora da zona-uno (con Whitney) la Lardini trova risorse e pareggio (20-20). Vasilantonaki risponde ad Acosta (21-21), Partenio è glaciale (23-23), la parallela di Mingardi (8 punti e l’80% nel set) consegna il set-point alla Zanetti (23-24), annullato di potenza da Whitney. Lo stillicidio di emozioni supplementari è identico alla prima frazione, come il bagher vincente di Partenio (dopo un’altra splendida difesa di Cardullo) che per la quarta volta cancella il set-point bergamasco (27-27). Sono gli innesti dalla panchina a spezzare l’equilibrio: l’attacco di Loda e il muro di Strunjak garantiscono l’1-1 alla Zanetti (27-29). La Lardini cancella in fretta la delusione, i primi tempi di capitan Garzaro la spingono in attacco, il servizio (con doppio ace) di Vasilantonaki confezionano il primo break (9-7). Filottrano prende il volo con una Partenio che sa far male in attacco e a muro (12-7), spingendo sull’acceleratore (16-10) con un attacco che gira al 52%. La Zanetti cambia, dentro Cambi e Acosta, ma la Lardini è sorretta da una grande difesa e non ferma la sua corsa, allungando il passo con Vasilantonaki, il muro di Garzaro e una palla spinta di Whitney (19-11). Tominaga è illuminante, Cogliandro colpisce in fast, il 2-1 arriva sull’attacco di Whitney. Partenio firma 3 dei primi 4 punti filottranesi del quarto set (a fine gara saranno 22, con tanto di premio MVP Moncaro), Vasilantonaki e il muro di Whitney permettono alla Lardini di fissare il 7-4 sul tabellone. Con ricezione solida (70% di positive di squadra, 50% di perfette) Tominaga dà spettacolo e distribuisce con grande efficacia (tutte le giocatrici d’attacco in doppia cifra), fissando il +4 (17-13) con un intelligente colpo di seconda. La reazione di Bergamo è nel muro di Olivotto (17-15) e nella diagonale di Smarzek (18-17), ma la Lardini tiene i nervi saldi e in attacco (51% di squadra) non sbaglia nulla. Vasilantonaki, Partenio e Garzaro mantengono un prezioso break (21-19), prima che Vasilantonaki chiuda un’azione lunghissima, emblematica della serata rosanero (22-19). La Lardini difende tutto e una monumentale Garzaro (15 punti con l’86% in attacco) mette a terra i punti del 23 e 24. Ci pensa Vasilantonaki (22 a referto) a chiudere la partita, liberando l’urlo liberatorio di chi sa di aver scritto un capitolo importante nella storia di questo campionato.

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