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Football, giocatore dei Dolphins sospeso per doping: «Colpa di una pomata»

Nelle prossime settimane il TNA si riunirà per approfondire la causa e decidere. Il giocatore ha rinunciato a chiedere le controanalisi avendo piena consapevolezza dell'errore commesso in buona fede

Un fulmine a ciel sereno quello che ha colpito i GLS Dolphins Ancona e in particolare l'offensive lineman Gabriele Caruso, sospeso in via cautelare dal Tribunale Nazionale Antidoping dopo averlo riscontrato positivo alla sostanza "clostebol metabolita" a seguito di un controllo disposto da Nado Italia (l'agenzia nazionale antidoping) durante la partita di campionato Dolphins - Guelfi Firenze. La società sportiva ha espresso tutta la fiducia possibile nei confronti del suo giocatore che ha detto chiaro e tondo di non essersi mai dopato e ha spiegato come tutto sia nato durante un allenamento in piscina insieme alla squadra, quando si sarebbe tagliato all'alluce sinistro. Si è medicato ma durante i successivi allenamenti la ferita ha continuato a perdere sangue e così il delfino dorico ha usato sulla ferita una pomata cicratizante procuratagli dalla madre. Una comune pomata cicatrizzante senza obbligo di ricetta, il Trofodermin, per cercare di evitare il continuo riaprirsi della ferita. “Non ho controllato la scatola esterna e il bollino che segnala l'eventuale presenza di sostanze proibite - ha fatto sapere lo stesso Gabriele Caruso attraverso una nota stampa della società sportiva - Sono estremamente dispiaciuto perchè una mia leggerezza imperdonabile in buona fede sta causando un danno di immagine ai miei compagni, alla società e a tutto il movimento. Non mi sono mai dopato, chi mi conosce lo sa bene".

Nelle prossime settimane il TNA si riunirà per approfondire la causa ed emettere la relativa decisione. Il giocatore ha rinunciato a chiedere le controanalisi avendo piena consapevolezza dell'errore commesso in buona fede. La società Dolphins Ancona esprime la massima fiducia sia nei confronti del proprio giocatore sia nei confronti delle autorità predisposte ai controlli antidoping e alle decisioni conseguenti, sottolineando l'importanza e la serietà con cui vengono svolti tali controlli in Italia.

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