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Martedì, 30 Aprile 2024
Calcio

L'urlo del "Del Conero" resta strozzato: l'Ancona pareggia con la Vis e resta nel limbo

Recupero fatale ai biancorossi, che dopo aver ribaltato il punteggio maturato al termine dei primi 45', incassano al 92' un evitabile gol di testa che impedisce ai dorici di scalare la classifica

La sensazione, nitida, è che manchi sempre un centesimo per fare l’Euro. Chi voleva un’Ancona diversa da quella vista col Pineto è stato accontentato, e chi aveva sottolineato le difficoltà di questa squadra nel reagire in situazione di svantaggio ha avuto le risposte che cercava. Però, ovviamente, nel derby con la Vis servivano i tre punti, che invece sono sfumati in pieno recupero al termine di un incontro vibrante, in cui le sbavature difensive – viste da ambo le parti nella ripresa – hanno permesso di far crescere il numero delle reti aumentando l’incertezza del confronto.

I primi venti minuti della gara contro la Vis sono sembrati i migliori dell’intero campionato. Non a caso, oltre ad aver sbloccato il punteggio, la squadra biancorossa ha avuto a disposizione altre due nitide palle gol. Sulle quali, più o meno come accaduto contro la Juventus, è stato provvidenziale il portiere avversario, opponendosi a Peli – che non ha calciato col suo piede migliore, ma tant’è – e poi a Cioffi (per distacco il migliore dei suoi). Conclusioni non certo impeccabili, ma che hanno comunque evidenziato la prontezza di riflessi dell’estremo difensore biancorosso poi uscito per infortunio. Curioso notare che, proprio come contro i bianconeri, non capitalizzare le occasioni create abbia presentato un conto salatissimo: prima un rigore – netto – sulla prima sortita offensiva della partita da parte di una Vis tornata a respirare dopo mezzo tempo di apnea, e poi un gol su palla inattiva, l’ennesimo preso in tale situazione. Nella circostanza, su una punizione sulla quale forse sarebbe servito un uomo in più in barriera e corretta sotto porta da Mattioli.

Quasi per una forma di...bilanciamento, nel nome di quella giustizia calcistica che pure non disciplina e governa ciò che accade nel rettangolo di gioco, arriva il pareggio dei biancorossi su una conclusione non irresistibile di Basso, sul quale Polverino si oppone goffamente ed il pallone rotola così in rete per il 2-2. Tra cambi e stanchezza l’intensità cala, ma altre due leggerezze mettono una manciata di pepe ai minuti conclusivi: una respinta corta di Polverino in uscita viene raccolta da Agyemang per il 3-2, durato però solo sette minuti in quanto vanificato dall’inzuccata di un altro subentrato, cioè Sylla, che si incunea tra le maglie della difesa dorica (Cella, Clemente, e Perucchini il quale esita forse una frazione di secondo di troppo prima di tornare indietro rinunciando ad un’uscita solo accennata) e di testa mette dentro il pari. E’ un Ancona rimasta nel limbo: che sembra crescere ma non a sufficienza per marciare spedita, a cui manca insomma ancora quel cambio di passo necessario per sbocciare. E su cui anche i giudizi, quindi, finiscono per restare in sospeso.

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