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Il calcio ad Ancona non esiste più

La decisione era nell'aria già da tempo. Mercoledì alle 17, termine ultimo per l'iscrizione al prossimo campionato di Serie D, è arrivata anche l'ufficialità

Era nell'aria già da tempo, ora che è scaduto anche il termine ultimo è arrivata l'ufficialità. L'Ancona non si iscriverà al prossimo campionato di Serie D.  Troppo poco il tempo per pagare gli arretrati a giocatori e staff tecnico (circa 600mila euro) oltre ai 16mila euro di tassa di iscrizione e 31mila euro di fidejussione. Alle 17.00 di mercoledì pomeriggio è scaduto il tempo limite a disposizione della società biancorossa per presentare la regolare documentazione ed ottenere quindi la partecipazione al prossimo campionato di Serie D. Il colpo di coda pronosticato alcune settimane fa da un Miani ormai allo sbando non c'è stato.

Nessuna sorpresa quindi. Il comunicato della società è arrivato quando da poco erano passate le 16.00, «L’U.S. Ancona 1905 comunica che nella stagione 2017/’18 non si iscriverà al campionato della Lega Nazionale Dilettanti». Parole che descrivono a pieno questa gestione fallimentare, che dopo un buon inizio ha visto la società sgretolarsi tra false promesse e personaggi impresentabili, che hanno sgretolato dall'interno tutto ciò che di buono aveva lasciato in eredità il bienno Cornacchini. «Nonostante il lavoro, l’impegno e le risorse disponibili atte a garantire lo svolgimento della stagione sportiva - continua la società nel comunicato - determinante nel prendere questa dolorosa decisione il totale disinteresse mostrato da tutti i tesserati sostenuti dall’Associazione Italiana Calciatori (fatta eccezione per il signor De Patre e la signora Vaira) rispetto alle proposte economiche e garanzie loro avanzate».

Ed ora? Secondo Miani ci sarebbero delle cordate di imprenditori interessati ad acquisire la società. L'ipotesi per ora più probabile è che l'Ancona riparta dall'Eccellenza regionale, ma questo potrebbe essere uno degli scenari più positivi. La realtà ci racconta di una società che rischia seriamente di scomparire dal panorama calcistico nazionale. Uno scenario agghiacciante per tutta la piazza anconetana, che però non è altro che il naturale epilogo della gestione scellerata da parte di Miani&Co. Un veloce declino, iniziato con la cessione di Marinelli a Sosteniamolancona, che in soli 24 mesi ha portato la squadra al terzo fallimento degli ultimi 13 anni.

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