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Caos Ancona, la replica di David Miani: «La società non fallirà»

L'amministratore delegato della società ha rotto il silenzio, dando la sua versione di quanto successo in questa travagliata stagione. Ecco le sue parole

David Miani ha rotto il silenzio ed ha voluto fare un punto sulla stagione appena conclusa. L'amministratore delegato dell'Ancona ha rilasciato un lungo comunicato sul sito ufficiale della società. Questa la sua versione.

«Con la fine della stagione sportiva ufficiale, in qualità di Amministratore Delegato, ritengo sia doveroso, nelle attuali circostanze, comunicare in via ufficiale a tutti gli interessati notizie ed informazioni utili riguardanti l’U.S. Ancona 1905 srl. Vorrei, se mi é consentito, prima di tutto rivolgere a tutti i tifosi ed appassionati le mie personali e più profonde scuse per questo risultato finale. Ritengo non sia sufficiente semplicemente parlare di responsabilità, intere o parziali che siano. E, ammesso che questo sia utile ora, ritengo che assumersi delle responsabilità significa soprattutto lavorare ed é quello che ho fatto e che continuo a fare, anche garantendo a chiunque, la possibilità di avere informazioni o riscontri diretti, nei limiti del rispetto dei ruoli. Le informazioni relative all’U.S. Ancona 1905, a questo punto, devono essere veicolate con questa modalità, essendosi ormai esaurito il rapporto di reciproca fiducia con gli organi preposti all’informazione, in una stagione in cui anche a causa della evidente crisi societaria si é sviluppato un discutibile “tiro al bersaglio”, coinvolgendo chiunque o qualsiasi cosa fosse impegnate nell’attività.

Gli ultimi due episodi ne rappresentano un esempio chiarissimo: il presunto “scoop” di fantomatiche fusioni societarie, un delirio senza alcun fondamento che ha coinvolto altre Società e si e concluso senza alcuna giustificazione anche solo nei confronti dei tifosi. Non meno significativa la definizione di “gita fuori porta a Forlì”, che è stata così organizzata per motivazioni di ordine pubblico, di fronte alle quali la Società ha ritenuto opportuno per tutti evitare complicazioni ulteriori. La Società deve fare i conti con un negativo risultato sportivo, conseguenza di difficoltà economiche dovute ad entrate mancanti per diversi aspetti, fra i quali –  fondamentalmente – il mancato rispetto di impegni presi originariamente dal Gruppo Ranieri. In ragione di ciò, nell’ultimo CdA ho provveduto a predisporre, come prevede la legge, al recupero forzoso almeno dei decimi mai versati da Fabiano Ranieri (relativi al capitale sociale) e a renderlo decaduto, perché moroso, dalla qualità di socio. Nello stesso CdA ho rappresentato ai presenti la disponibilità del socio, Riccardo Leone, ad acquisire la quota posta in vendita dal signor Ugo Mastropietro. Al di là delle tante voci e insinuazioni pubblicate, il lavoro di riduzione dei costi e di contenimento delle spese é continuato in maniera decisa e, da dicembre 2016 ad oggi, i risultati permettono di garantire l’operatività della Società e la sua iscrizione in serie D per la prossima stagione, con il preciso obiettivo di scongiurare il pericolo del fallimento e della conseguente scomparsa del calcio professionistico ad Ancona, tema che meriterebbe approfondimento in altra sede. Questo lavoro continuerà e proseguirà nel rispetto di tutti i collaboratori, operatori e fornitori, allo scopo di abbattere anche i costi di gestione degli impianti sportivi, che costituiscono uno dei punti critici della gestione.

Rimane possibile l’opzione del ripescaggio in Lega Pro, per il quale l’Ancona sarebbe – nonostante tutto – in ottima posizione, ma le probabilità proprio per le criticità economiche, al momento, sono minime. In più occasioni ho personalmente partecipato a diversi incontri con la Procura Federale, con pieno spirito collaborativo e partecipativo, anche e allo scopo di ottenere massima chiarezza su tutte le questioni aperte. Tengo a tal proposito a precisare che l’U.S. Ancona 1905 e tutti i suoi tesserati non sono coinvolti ad alcun titolo e per nessuna ragione con qualunque situazione presunta, ipotizzata o immaginata potesse comportare danni agli stessi. Come noto la Società sta cercando da tempo nuovi partner, interessati a garantire continuità alla propria attività ed attualmente sono in corso non più di due opzioni, delle quali però non viene e non verrà comunicato alcunché, allo scopo di mantenere riservate le trattative. Preciso inoltre che, ad oggi, al di là di quanto dichiarato da più parti e in più modi, non sono state mai presentate altre offerte o richieste ufficiali di informazioni per rilevare o affiancare la Società. Infine, la Società si dichiara pronta a valutare qualsiasi proposta venga effettuata nelle normali modalità, con chiunque ne faccia richiesta e, allo stesso tempo e modo, a fornire informazioni e chiarimenti in proposito, qualora fosse richiesto».

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