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Anconitana troppo brutta per essere vera, Ciampelli: «La sconfitta deve farci molto male»

Il tecnico biancorosso dopo il k.o. di Fabriano: «Peggio dei primi 45 minuti non potevamo fare: abbiamo sbagliato completamente l'approccio alla partita»

Un’Anconitana più brutta di così era difficile da vedere. Cos’è successo a Fabriano, dove la squadra costruita per ammazzare il campionato ha rimediato la prima, ineccepibile sconfitta che già la relega a -3 dalla capolista Porto d’Ascoli (e domenica c’è lo scontro diretto al Del Conero...) ha provato a spiegarlo Davide Ciampelli, a caldo, dopo la batosta decisa da un rigore del 39enne Cavaliere causato da un fallo di Micucci. «Peggio dei primi 45 minuti non potevamo fare, ma la responsabilità totale è di chi allena - ha esordito il tecnico biancorosso all’Aghetoni -. Siamo scesi in campo con l’approccio sbagliato, e dire che l’avevamo preparata bene e a lungo questa partita che nascondeva molte insidie. Non è questione di reparti o aspetti tecnici: se non ha il giusto atteggiamento, succede che resti in balia degli avversari per 50 minuti e quando provi a riprenderla è complicato. Nella ripresa abbiamo tentato un assalto confuso, di occasioni per pareggiare ne abbiamo avute, ma non sarebbe stato giusto portare via punti perché il Fabriano ha messo più cattiveria e voglia di fare risultato». 

Dopo 4 giornate, nelle quali l’Anconitana ha raccolto solo 7 punti, è già il momento delle riflessioni. La società ieri non si è presentata per niente in sala stampa e certo non ha preso bene un k.o. maturato nel modo peggiore, senza mordente, senz’anima. «E’ una sconfitta che fa male, ma questa deve fare malissimo, a me, allo staff, ai giocatori - ha detto Ciampelli -. La società giustamente si aspetta di più e dobbiamo invertire la rotta. Purtroppo questa squadra se non trova il modo di sbloccare subito le partite comincia a perdere le distanze e a commettere errori». 

E’ presto per lasciarsi andare a giudizi tranchant dopo 4 partite, ma è doveroso evidenziare le difficoltà di una squadra che fatica a trovare la via del gol senza l’invenzione personale: male Mansour, Giambuzzi sembra un corpo estraneo, Ambrosini è ancora fermo al palo e Zaldua non incide. Di sicuro la società interverrà sul mercato, nella finestra invernale: c’è bisogno almeno di un attaccante di peso da affiancare ad Ambrosini, ma anche di un centrocampista con un passo diverso, visto che la regia dell’argentino Bruna, per ora, è stata carente e non si riescono a sfruttare gli inserimento delle mezze ali nel 4-3-3.   «Ma il mio giudizio complessivo sul collettivo non cambia - ha replicato Ciampelli -. I giocatori sono in grado di dare molto di più e dobbiamo riflettere sul perché a Fabriano non ci sono riusciti». 

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