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L'Anconitana riparte da Lelli, a un passo Damaschi e Arcipreti: li manda Pieroni

Il manager jesino è sempre più vicino: «Se il presidente Marconi lo vorrà, potrei scendere in campo al suo fianco». Presentata la domanda di ripescaggio

L’Anconitana ripartirà da Marco Lelli. Il presidente Stefano Marconi ha deciso di confermare in panchina il tecnico che era subentrato a Umberto Marino appena prima del lockdown, senza riuscire a debuttare per lo stop anticipato al campionato. Ad annunciarlo, Ermanno Pieroni, attuale dirigente dell’Arezzo ma sempre più vicino all’Anconitana, intervenuto ieri su Radio Tua nella trasmissione Punto Biancorosso. «Ho sentito al telefono il presidente e mi ha detto che ha incontrato Lelli e intende riconfermarlo - ha rivelato Pieroni -. Anzi, ha confessato di essersi pentito di averlo sostituito già in Prima Categoria: significa che crede in lui perché è serio e capace e la piazza lo stima. Il problema dell’allenatore potrebbe già essere risolto». 

Damaschi e Arcipreti a un passo

Dunque, nel prossimo campionato sarà Lelli a guidare l’Anconitana, la cui struttura dirigenziale si sta definendo: è ad un passo l’ingresso in società di Roberto Damaschi come direttore generale e Alvaro Arcipreti come direttore sportivo. I due dirigenti umbri, che dal 2010 portarono il Perugia dalla D alla C1 in due stagioni, sono a un passo dall’accordo con il club dorico, “sponsorizzati” da Pieroni. «Li ho presentati al presidente Marconi perché li conosco bene e per loro parlano i risultati. Damaschi è un appassionato di calcio e un imprenditore di successo e darà il suo contributo di esperienza e di contatti, Arcipreti ha vinto anche l’Eccellenza a San Benedetto: ritengo che siano le persone giuste per l’Anconitana, sotto la mia super vigilanza». 

Pieroni sempre più vicino 

E Pieroni? Ragiona già da dirigente biancorosso. «Il mio desiderio è collaborare e ricambiare la stima che la famiglia Marconi ha riposto in me - ha detto su Radio Tua -. Ancona mi è rimasta nel cuore, al di là del finale maledetto nel 2004 che è stato un’ingiustizia per tutti. In me c’è un desiderio di rivincita e la volontà di dare un contributo: siamo in un fase embrionale, bisogna vedere il budget, fare delle scelte, ma sono molto lusingato e disponibile ad aiutare il presidente come consulente, ma non è detto che io debba stare sempre lontano, presto potrei scendere in campo se la famiglia Marconi lo vorrà, tutto può succedere. Di sicuro nel presidente ho visto la persona che riporterà Ancona a grandissimi livelli: c’è un progetto serio, guidato da persone che hanno entusiasmo e capacità economica per affrontare campionati importanti».

Il ripescaggio 

L’Anconitana probabilmente dovrà ripartire dal campionato di Eccellenza, penalizzata dai parametri stabiliti dalla Lega Dilettanti, ma intanto il presidente Marconi ha depositato la domanda di ripescaggio in serie D con un costo di 50mila euro tra assegni circolari e fideiussione bancaria. «Non so quante altre società di Eccellenza se lo possono permettere» ha concluso Pieroni. 

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