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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tommy, fotografo giramondo: il successo arriva via social

«Senza social puoi essere il miglior fotografo del mondo ma il tuo sguardo non arriva a nessuno»

Gira il mondo a proprie spese insieme alla sua ragazza Giulia e a una coppia di amici. A spingere Tommaso Cimarelli, 28enne anconetano, è la passione per la fotografia ereditata da suo papà e che sui social network finora gli ha portato decine di migliaia di followers. Solo su Instagram Tommy ne ha attirati oltre 20mila. Un buon viatico per chi sogna di fare della fotografia una professione a tutto campo. Tommaso amministra una società che gestisce servizi ma nell’ultimo anno si è buttato a pie’ pari sull’arte della foto. Affianca un fotografo di Jesi per affinare ancora di più il mestiere: «Ma voglio aprire uno studio fotografico». 

Fotografo giramondo

Sui social Tommy è ormai anche un po' influencer. «Ci sono persone che hanno visto le foto dei miei viaggi e mi hanno contattato per sapere dove era quel posto, poi hanno prenotato le loro vacanze proprio in quella località». E’ successo, ad esempio, dopo la pubblicazione di una serie fotografica sulle Cinqueterre e se qualcuno chiede: “Dove hai fatto questa foto?” è proprio perché gli scatti di Tommy non raccontano l’ovvietà: «Quando siamo in una città mi stacco dal gruppo e vado a cercare l’angolo ‘spot’, quello meno comune. Mi piace regalare a chi guarda uno stimolo in più, senza nulla togliere all’occhio del turista perché lo sono stato anch’io».  Negli ultimi anni Tommy ha raccontato per immagini Budapest, il Trentino, l’Olanda di Amsterdam ma anche quella dei mulini a vento, le campagne francesi nell’itinerario tra Berna e Parigi, Bruxelles, la sua Ancona e l’altrettanto amata New York: «Lì ci ho lasciato il cuore, adoro le metropoli e a New York si respira il sogno americano. Molti dicono sia una leggenda ma parlando con le persone scopri realtà che hanno avuto successo». Un mito da sfatare sono le foto dei paesaggi: «Richiedono sacrifici, ti devi svegliare all’alba o comunque restare sveglio anche le notti».

Il successo social

Poi finisce tutto su Instagram e Facebook per il banco di prova. I numeri sono dalla parte di Tommy: «Ad essere onesti 20mila followers su Instagram non sono numeri pazzeschi, la media oggi è più alta. Ci sono arrivato faticando perché per 2 anni passavo ogni giorno interagendo sul mio profilo cercando qualcosa da pubblicare. Poi Instagram cambia spesso il suo algoritmo e se prima ti dava 100 dopo ti dà 10 e ti fa perdere la voglia di starci. Il social non è il fine-spiega Tommaso- per me è il mezzo, il veicolo per portare alla gente quello che faccio». Un po' di managerialità social però deve esserci: «Senza social oggi puoi essere il miglior fotografo del mondo ma il tuo sguardo non arriva a nessuno, prima passavo online 4 o 5 ore al giorno, adesso ne bastano un paio». 

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