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Lunedì, 29 Aprile 2024
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A Pechino Express in coppia con Bastianich. Andrea, da Ancona sulla via delle Indie: «Quando Joe me l’ha chiesto ho risposto “Sure!”»

Andrea Belfiore, imprenditore-cuoco anconetano che vive da anni a New York, parteciperà alla decima edizione del programma in coppia con l'amico Joe Bastianich

ANCONA - Un signore indiano che offre la sua casa e dorme fuori su un tappeto, un viaggio lungo la via delle Indie che ha cementato un’amicizia nata molti anni fa nella Grande Mela. A raccontare tutto è Andrea Belfiore, imprenditore-cuoco anconetano che vive da diversi anni a New York e che partecipa alla nuova edizione di Pechino Express in coppia con Joe Bastianich. Il reality andrà in onda su Sky e Now Tv (produzione Banijay) a partire da domani. Nove coppie devono arrivare da un punto “A” a un puto “B”, ognuna deve farcela prima delle altre Lo scenario di questa decima edizione è India-Borneo-Cambogia, con itinerari da percorrere solo con uno zaino in spalla e zero soldi al seguito. Solo mezzi di fortuna. La produzione dota i partecipanti di mappe, nient'altro: «In ogni puntata che abbiamo registrato facevamo da 400 a 600 chilometri di rotta, siamo partiti da Mumbay ma per ora non posso dire di più» racconta Andrea. «Non c’è stato alcun momento di cedimento anche se, piccolo spoiler, a un certo punto Joe mi dice: “Andrea, ma chi ca..o me l’ha fatto fare? Lui è abituato a fare il presentatore, è la prima volta che fa il concorrente». La prima puntata, continua Andrea, è stata quella di assestamento: «Le esperienze significative sono quelle umane, ci siamo fermati in un villaggio dove nessuno parlava inglese. C’era un signore di 60 anni con cui abbiamo comunicato con sguardi e disegni, lui ci ha offerto le sue quattro mura per dormire ed è rimasto fuori su un tappeto con una coperta, come un gesto di protezione. Il suo sguardo lo ricorderò sempre».

Come è iniziato 

«Joe un anno e mezzo fa, mi chiese se avessi accettato di partecipare al programma e fare un viaggio di questo tipo con lui- racconta Andrea- tra noi, che ci siamo conosciuti molto tempo fa per motivi musicali, ormai c’è questa cosa del “non dirsi mai di no”. Ho accettato, ho risposto “Sure!” ma non avevo idea di cosa sarebbe stato. Poi abbiamo fatto una intervista con il casting director la scorsa estate, siamo piaciuti come coppia. Loro ovviamente conoscevano Joe, ma volevano vedere che tipo di coppia avremmo portato nel programma. L’ok ce l’hanno dato 3 o 4 settimane prima di partire. Io non conoscevo “Pechino Express”, perché vivendo da anni a New York non vedevo la tv italiana. Mi sono informato tramite amici italiani. Io e Joe potremmo fare un qualunque viaggio insieme, siamo diversi nell’approccio ma rispettiamo i nostri spazi e questo ci ha aiutato molto nello show». 

Andrea, Joe e il viaggio

Andrea e Joe si sono conosciuti in uno studio musicale tramite un’amicizia in comune a New York (Andrea suona la batteria). «Joe è un tipo introverso, poi è nata un’amicizia sincera. Lo conoscete tutti, ma vi dico che nel programma vedrete una persona praticamente inedita- continua Andrea- il viaggio tocca un po’ tutti i sensi, è invasivo in modo positivo. Cosa mi ha dato tutto questo? Una esperienza difficile da descrivere e che sto ancora assimilando, cerco ancora di capire se mi ha cambiato. Divertito? Non è la parola che riassume tutta l’avventura perché sì, ci sono prove simpatiche, ma c’è stato spirito competitivo e tutto ci ha permesso di allacciare rapporti molto stretti in poco tempo. In poco tempo devi chiedere alla gente di poter stare a casa loro e sono persone che, nella povertà, condividono con te i loro 200 grammi di riso o porridge. Cosa abbiamo dato noi? Sorrisi, abbiamo cercato di interessarci delle loro vite». 

«Tutto vero»

Andrea vuole anche sfatare un falso mito: «Se qualcuno pensa che a Pechino Express, quando si spengono le telecamere, ci mandano in albergo vi dico che qeusta è una grande ca..ata. La telecamera sta con te fino a sera tardi, poi noi continuiamo a registrare con una piccola videocamera portatile. E’ tutto supervero e anche Joe, che si è trovato a essere concorrente, è stato sbalordito di quanto reale fosse il programma. Nessuno ti aiuta, niente è scritto, le persone che incontri non sono scelte o pagate. Requisiti per partecipare a un’esperienza del genere? Chi sogna di partecipare deve sapere che bisogna spogliarsi dal proprio ego, adattarsi alle situazioni ed essere umile. C’è ovviamente da correre, quindi serve una preparazione fisica anche se standard, e bisogna adattarsi anche a livello alimentare. Per me però il lavoro più grande che c’è da fare è quello con te stesso».
 

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