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Al Museo Omero tornano gli anni '60, inaugurata la sezione "Design"

Ospiterà oggetti di Design che dagli anni ‘60 hanno vinto il Compasso d’oro o sono stati selezionati per il premio, diventando icone di culto: dalla Moka Bialetti alla radio Cubo della Brionvega,

Sarà inaugurata oggi presso l’Auditorium “O. Tamburi” della Mole Vanvitelliana una nuova sezione del Museo Tattile Statale Omero dedicata al Design. Lo spazio che ospiterà la “collezione Design” si trova proprio all’ingresso Mandracchio della Mole con un’entrata separata. La filosofia che sottende alla sua creazione, però, è la medesima del Museo Omero: sarà un luogo multisensoriale dove scoprire, in maniera libera e interattiva, la bellezza degli oggetti e il pensiero che li ha prodotti. Trentadue oggetti che chiedono di essere toccati, ascoltati, manipolati, in un percorso che li organizza per temi: viaggiare, abitare, cucinare, lavorare, giocare.

La collezione

La collezione ospiterà i seguenti oggetti: 

  • 32 Variazioni di Compasso d’Oro
  • Vespa, 1946, di Corradino D'Ascanio per Piaggio
  • Valentine, 1969, di Ettore Sottsass per Olivetti
  • Pop GA45, 1968, di Mario Bellini per Minerva
  • Grillo, 1965, di Richard Sapper e Marco Zanuso per Siemens
  • Timor, 1967, di Enzo Mari per Danese
  • Tizio, 1972, di Richard Sapper per Artemide
  • TS502 Radio cubo, 1964, Richard Sapper e Marco Zanuso per Brionvega
  • Falkland, 1964, di Bruno Munari per Danese
  • Ghost, 1987, di Cini Boeri per Fiam
  • Eclisse, 1965, di Vico Magistretti per Artemide
  • ALGOL, 1964, di Richard Sapper e Marco Zanuso per Brionvega
  • Parentesi, 1971, di Achille Castiglioni e Pio Manzù per Flos
  • Bollitore 9091, 1982, Richard Sapper per Alessi
  • Plia, 1967, di Giancarlo Piretti per Anonima Castelli
  • Moka, 1933, di Renato Bialetti per Bialetti
  • Caffettiera 9090, 1979, di Richard Sapper per Alessi
  • Marille, 1984, di Giorgetto Giugiaro per Voiello
  • Anna G., 1994, di Alessandro Mendini per Alessi
  • Tonda, 2007, di Makio Hasuike per IFI
  • Spin and drain, 2016, Fratelli Guzzini
  • Paradise tree, 2009, di Oiva Toikka per Magis
  • Sacco, 1968, di Gatti, Teodoro, Paolini per Zanotta
  • 16 Animali, 1956, di Enzo Mari per Danese
  • Puppy, 2005, di Eero Aarnio per Magis
  • H Horse, 2016, di Nendo per Kartell
  • Louis Ghost, 2002 di Philippe Starck
  • Sofà Bocca, 1970, di Studio 65 per Gufram
  • Mezzadro, 1957, di Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Zanotta
  • Wave, 1979, Dainese
  • Gommino, 1983, Tod’s
  • Five Fingers, 2002, Vibram
  • Sella, 1957, di Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Zanotta

Oggetti a corollario

  • Cactus appendiabiti Guframini, Originale 1972, di Guido Drocco e Franco Mello per Gufram
  • Sofà Bocca, Guframini
  • Pratone, Guframini
  • Porta dischi, 1970, di Olaf von Bohr per Kartell
  • Masters, 2013, di Philippe Starck con Eugeni Quitllet per Kartell
  • 100% Make Up - Miniatura vaso, 2000 di Alessandro Mendini per Alessi
  • A. Mendini, 2003, di Alessandro Mendini per Alessi

Sono oggetti di Design che dagli anni ‘60 hanno vinto il Compasso d’oro o sono stati selezionati per il premio, diventando icone di culto: dalla Moka Bialetti alla radio Cubo della Brionvega, dalla sedia Ghost della Kartell alla macchina da scrivere Valentine della Olivetti, dai 16 animali di Danese alla Vespa Piaggio. Questa mattina si è svolta la conferenza stampa in cui Aldo Grassini, presidente del Museo Omero, ha sottolineato come la “nascente collezione sia una sezione del Museo stesso e non un’entità a se stante, una sezione nata dalla donazione dell’Associazione per il Museo Tattile Statale Omero ODV-ONLUS e dedicata all’ex-direttore del Museo Roberto Farroni, che fortemente l’ha promossa”. Ha infine ringraziato i molti collaboratori che hanno consentito la realizzazione di questo progetto. L’assessore alla cultura Paolo Marasca ha sottolineato «la tenacia del Museo e del Comune di Ancona nel riuscire a rendere concreto, dopo lunghe vicissitudini, un progetto legato al Design, mancante nel nostro territorio, che è però ricco di aziende produttrici»; ha ricordato, inoltre, come «la Mole e la città di Ancona sono vocati all’accessibilità grazie alla presenza del Museo Omero». Il curatore dell’allestimento, Fabio Fornasari, accompagnando i giornalisti in visita, ha dimostrato come «le cose ci parlano attraverso i loro linguaggi che non sono necessariamente visivi e che agiscono anche sulle nostre emozioni. Come per l'arte, anche il design è una ricerca continua che opera nella forma, nel contenuto e nella materia. Gli oggetti di Design esprimono un’opinione su come stare al mondo». 

«La sensorialità, le sinestesie sono centrali per apprezzare la qualità degli oggetti esposti e rileggere il nostro modo di abitare, attraverso un’analisi di natura esplorativa e concettuale in relazione con le aziende produttrici, i collezionisti, con i designer - si legge in una nota del museo- L’allestimento, che sfrutta un lungo bancone per gli oggetti più piccoli e isole espositive per quelli di maggiori dimensioni, nasce con l’intento di mostrarne il viaggio dai negozi alle nostre case: la scatola, la confezione diviene così un elemento scenografico e narrativo. A completare il racconto degli oggetti e dei loro creatori anche le studiate sonorità del sound designer Paolo Ferrario e le parole di Chiara Alessi, docente di Design al Politecnico di Milano. Il Direttore della CPU I-Tech, Daniele Bottiglieri, ha illustrato l’innovativo sistema di audioguida basato su tecnologia Bluetooth a disposizione delle persone con disabilità visiva per vivere in autonomia la collezione. Il sistema si compone di un tag indossabile in vita, due braccialetti e due auricolari: i braccialetti, tramite vibrazioni consentono di mantenersi lungo il percorso, quando si incontra l’oggetto si avvia la descrizione e la narrazione sonora, ascoltabile tramite auricolari. La collezione Design sarà, dunque, una casa dove sperimentare con gioia gli oggetti. Ad accogliere il visitatore una grande opera scultorea in terracotta di Paolo Annibali dal titolo Frontone, ad evocare il legame del Design italiano con la classicità. Lungo il percorso sarà presente lo spazio “Fuori tutti”, un luogo del silenzio e dello studio, dove verranno collocate le miniature degli oggetti esposti, miniature da manipolare e su cui meditare in solitaria, una stanza piacevole per tutti e particolarmente funzionale per le persone con neurodiversità. La nuova sezione del Design rispetterà gli stessi orari di apertura del Museo Omero, mentre l’ingresso sarà a pagamento (5 euro) con le opportune gratuità».

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