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Domenica, 28 Aprile 2024
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Taglia capelli, scrive thriller: Roberto Ricci è il "parrucchiere del brivido": «La paura? E' come le montagne russe»

Sistema capelli, scrive libri e sceneggiature thriller. Roberto Ricci è il "parrucchiere del brivido" e adora fare paura

ANCONA - Quando non si occupa di messa in piega scrive romanzi thriller, da cui spesso nascono sceneggiature per corti e film horror. Roberto Ricci è per gli anconetani il "parrucchiere del brivido": «La passione nasce da ragazzino, amavo scrivere oltre a guardare i film di Hitchcock in televisione» racconta Riccii, che scrittore lo è diventato quasi per caso. «Nel 2012 ho partecipato a un concorso legato al festival letterario "Lucca autori" con un racconto thriller dal titolo "Il cappotto" e ho vinto. Quel lavoro è poi diventato un cortometraggio di buon successo e la stampa mi ha soprannominato "il parrucchiee del brivido". Da quel momento ho preso in maniera seria quella che io chiamo la mia attività parallela».

Libri e film: «Come sulle montagne russe»

La prima fatica è stata un libricino, "Respiro tagliente", autopubblicato e che doveva essere un regalo a clienti e amici per i 20anni dell'attività di parrucchiere: «La vittoria a quel premio letterario ha scombussolato un po' le carte, perché è arrivato il contratto con la casa editrice Le Mezzelane e ho iniziato a pubblicare in modo professionale». Il passaggio all'audiovisivo non è stato casuale: «Sono stato contattato da registi indipendenti per leggere alcune mie cose e ho iniziato a scrivere soggetti inediti o partecipare alle sceneggiature». Ma cosa c'è di "bello" nel thriller, horror e splatter? «Danno delle emozioni, è come andare sulle montagne russe, ti danno adrenalina. Non sono un grande amante dello splatter, con Luca Pincini che ha diretto "La tigre veste di nero" abbiamo trovato un giusto connubio in quel lavoro. Io sono più per le paure psicologiche fatte dalle atmosfere, dal buio. E' bello fare paura e spaventare qualcuno». 

«Spazio ai registi indipendenti»

L'ultimo libro pubblicato  stato "La bambina delle violette" in collaborazione con Riccardo Di Gerlando: «E' nata da una sceneggiatura di Riccardo, talmente bella da cui ho tratto una versione romanzata. A gennaio presenteremo il mediometraggio "Violetta resti"». Ai primi di dicembre sarà disponibile su Amazon e librerie anche "Cinema assassino", un saggio su cinema thriller-horror italiano: «Ne sono stati fatti tanti, la particolarità è che tratto thriller e horror oggi, dando spazio a molti registi indipendenti che magari non trovano spazio nelle grandi sale». E' bello fare paura. Ma di cosa ha paura il prrucchiere del brivido? «Di nulla in particolare, l'unica cosa che forse mi spaventa sono i rettili. Non riesco a vederli neppure in fotografia». 

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