rotate-mobile
Salute Chiaravalle

«L'ospedale sempre più depotenziato, i pronto soccorso sono nel caos»

La Cisl attacca la Regione sulla situazione dell'ospedale di Chiaravalle che avrebbe dovuto comprendere anche un punto di primo intervento: «Parole al vento»

L'ospedale di Chiaravalle anziché diventare un punto di primo intervento si sta lentamente depotenziando. La denuncia arriva dalla Cisl Fp subito critica con il nuovo consigliere regionale delegato alla sanità Federico Talè. «Tra le priorità - commenta Alessandro Mancinelli della Cisl - abbiamo letto, condividendolo, la necessità di intervenire sul sovraffollamento delle strutture di pronto soccorso. Obiettivo certamente necessario per i comuni a nord di Ancona vista la situazione di caos che costantemente si genera all’interno del pronto soccorso  di Torrette o dell’ Ospedale di Jesi per l’elevato numero di utenti. Proprio per questo appare incomprensibile il depotenziamento lento, ma continuo, del Punto di assistenza territoriale (ex Punto di primo intervento) dell’ospedale di Chiaravalle. E questo nonostante le dichiarazioni della Regione circa il ruolo e il funzionamento degli Ospedali di comunità come appunto “dovrebbe” essere quello di Chiaravalle».

Sempre la Cisl ricorda come qualche mese la Regione avessa lanciato una campagna informativa sul ruolo degli Ospedali di comunità. «Sostenevano - prosegue Mancinelli - che negli Ospedali di comunità viene attivato il Punto di assistenza territoriale per garantire assistenza primaria 24 ore su 24 con accesso diretto per una risposta rapida e, in sede, per le problematiche di bassa gravità, presa in carico immediata delle problematiche di media e alta gravità con trasferimento nelle sedi ospedaliere più adeguate. Parole al vento. Come si conciliano queste dichiarazioni con la disposizione con la quale gli utenti del Punto di Assistenza Territoriale di Chiaravalle con patologie traumatiche minori, anche se hanno già fatto un esame radiologico, sono costretti a ripassare al Pronto Soccorso di Jesi per avere una valutazione specialistica ortopedica? Come è possibile che si debba riscontrare l’impossibilità di fare ecografie ( ad esempio per una colica renale) presso la diagnostica di Chiaravalle, pur in presenza del macchinario necessario e del medico? Chiediamo che questi servizi vengano immediatamente ristabiliti per gli utenti che hanno bisogno di questa strutture e per i lavoratori che vi operano con la massima diligenza e professionalità».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«L'ospedale sempre più depotenziato, i pronto soccorso sono nel caos»

AnconaToday è in caricamento