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Salute

L’Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani INRCA compie 50 anni di attività

Oltre una persona su cinque in Italia ha più di 65 anni; meno della metà in salute e prendono tanti farmaci

Attivo in Italia da 50 anni un centro d’eccellenza unico, dedicato alla ricerca sulla salute degli anziani e alla loro assistenza: è l’Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani che vanta collaborazioni con i più grandi istituti mondiali di ricerca in geriatria e gerontologia e progetti di portata internazionale al fine di studiare i meccanismi dell’invecchiamento e svelare i segreti per invecchiare in salute e autonomia fisica, nonché garantire un’assistenza sempre migliore al paziente anziano, con ampio spazio alle nuove tecnologie robotiche e domotiche.

Una miniera di informazioni cruciali per un paese sempre più vecchio come il nostro. In Italia, infatti, il 23% degli individui, quindi oltre uno su 5, ha oltre 65 anni (dati ISTAT 2018) e meno della metà (42,6%) delle persone anziane di 65-74 anni si dice in buona salute, quota che scende al 24% tra gli ultra settantacinquenni. Il 39,1% dei residenti in Italia ha dichiarato di soffrire di almeno una delle principali patologie croniche rilevate (ad esempio diabete, ipertensione etc). Tanti soffrono anche di più malattie croniche contemporaneamente, infatti, tra gli ultra settantacinquenni la comorbilità si attesta al 66,7% (58,4% tra gli uomini e 72,1% tra le donne). Inoltre gli anziani italiani prendono tanti farmaci: il 90,3% tra le donne ultra-settantacinquenni e l’88,9% tra gli uomini della stessa fascia d’età.

I 50 anni di attività dell’IRCCS INRCA si celebrano il 19 Ottobre ad Ancona presso la Loggia dei Mercanti (via della Loggia a partire dalle ore 10) con la partecipazione, tra gli altri, del professor Luigi Ferrucci, Direttore Scientifico dal 2011 del prestigioso National Institute of Aging statunitense presso Bethesda. Ferrucci ha fornito importanti contributi alla progettazione di numerosi studi epidemiologici condotti negli Stati Uniti e in Europa, tra i quali lo studio InCHIANTI, uno studio longitudinale condotto nell'area geografica del Chianti in Toscana avviato negli anni in cui era ricercatore all’INRCA. Interverrà anche il professor Ezio Giacobini, del Dipartimento di Medicina Interna, Riabilitazione e Geriatria dell‘ Università di Ginevra, la sua attività riguarda in particolare lo sviluppo di metodi diagnostici precoci e sulla terapia farmacologica della malattia di Alzheimer.

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