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La frase choc di Zaffiri (Lega): “Olio di ricino per il Prefetto Gabrielli“

Una frase, quella del Vice Presidente del Consiglio della Regione Marche, che ha creato un vespaio di polemiche mentre lui ha chiesto scusa alla persona del Prefetto di Roma Franco Gabrielli ma sottolineando come i fatti restano e gli danno ragione

"Gabrielli un porco di un comunista al servizio di Pd attento che ti abbiamo segnato in elenco e arriveremo, l'olio di ricino te ne daremo tanto". E' questa la frase choc da parte del vice Presidente del consiglio regionale delle Marche Sandro Zaffiri (Lega Nord) nei confronti del Prefetto di Roma Franco Gabrielli. Una frase pesantissima quella del politico anconetano nei confronti di un'alta istitizione, il cui unico risultato è stato quello di riaccendere le polemiche dopo gli scontri di Casale San Nicola a Roma, quando alcuni residenti e militanti di Casa Pound hanno protestato per l'arrivo di alcuni profughi. Ma il politico ha subito fatto marcia indietro chiedendo scusa alla persona e all'istituzione che rappresenta Franco Gabrielli. Ma ha anche sottolineato come restino i fatti: «Ho chiesto scusa a Gabrielli - ha detto Sandro Zaffiri - Ma nella sostanza confermo tutto perché effettivamente i problemi sono gravi. Chiedo scusa perché la mia era una provocazione, è ovvio che non abbiamo né liste né azioni da compiere, però resta il fatto che ci sono stati degli scontri che hanno coinvolto un popolo che difendeva il territorio dal degrado e dall'arrivo degli immigrati. Allora discutiamone. Se invece si continuano a portare clandestini in mezzo ad un popolo che protesta siamo fuori dal mondo».

LE REAZIONI. Una bomba esplosa nel consiglio regionale delle Marche la cui onda d'urto è arrivata fino a livello nazione. E mentre il partito della Lega Nord blinda il suo segretario provinciale e vice presidente del consiglio regionale, dall'altra parte piovono richieste di dimissioni. Per il segrtario del Partito Democratico delle Marche Francesco Comi: «È inaccettabile e riprovevole l’espressione adottata da Zaffiri contro il prefetto di Roma Gabrielli. Violare così prepotentemente il rispetto della persona e scadere nella becera violenza verbale dimostra il limite umano prima ancora che politico, ma è ancor più grave se si pensa che tale comportamento è del vice presidente del Consiglio regionale. Ragion per cui ritengo opportuno richiedere le sue dimissioni da tale carica». Duro anche il capogruppo Pd in Regione Gianluca Busilacchi che si ritiene “sconcertato e indignato" e porprio oggi proporrà al gruppo democrat di intraprendere un'azione formale da discutere nell'Assemblea legislativa per richiamare e condannare Zaffiri. «Condanno fortemente le frasi di inaudita violenza usate da Zaffiri - dice Busilacchi - Non sono degne in assoluto, a maggior ragione se a pronunciarle è un uomo delle istituzioni, che ricopre un’importante carica istituzionale, come è quella della vicepresidenza del Consiglio regionale».

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