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Coldiretti, il verde pubblico entri nell'agenda politica in vista delle Comunali

E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Ancona su dati Ispra in occasione delle misure restrittive alla circolazione scattate in molte città del nord provocate dall’assenza vento e pioggia

Gli anconetani possono contare su quasi 41 metri quadrati di verde a testa. Una quota in aumento di circa l’1% rispetto al’anno precedente e che pone il capoluogo dorico sopra la media delle città italiane per verde urbano pro capite. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Ancona su dati Ispra in occasione delle misure restrittive alla circolazione scattate in molte città del nord provocate dall’assenza vento e pioggia. Un tema, quello del verde pubblico nelle città, che va posto all'ordine del giorno delle amministrazioni comunali e dei programmi elettorali in vista della tornata di rinnovi dei consigli comunali che riguarderà la provincia anconetana".

La vivibilità di una città e la qualità della vita che ne deriva, dipendono necessariamente anche dalla salubrità, sotto varie forme, di cui gli abitanti possono godere - spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Ancona - Le aree verdi, il cibo, le risorse naturali sono beni comuni di cui le amministrazioni devono prendersi sempre di più cura ispirandosi al modello agricolo che rende le nostre campagne leader nella sostenibilità ambientale delle produzioni e avvalendosi,quindi, del loro contributo per la gestione dei parchi e per l'offerta di alimenti sicuri, garantiti e di qualità". In questo contesto è anche positiva la conferma, all'interno della manovra di bilancio, del bonus verde con detrazioni del 36% per la cura del verde privato quali terrazzi e giardini, anche condominiali. In regione ci sono circa 700 aziende tra vivaistiche e aziende agricole multifunzionali che possono essere chiamate da privati per occuparsi di questo aspetto.La Coldiretti ha stilato la prima top ten delle piante mangia smog, dall’Acero riccio alla Betulla verrucosa, dal Ginkgo Biloba al Bagolaro, dal Frassino comune all’Ontano nero, dal Tiglio selvatico all’Olmo che anche nel proprio giardino sono capaci di ripulire l’aria da migliaia di chili di anidride carbonica e sostanze inquinanti come le polveri PM10 che ogni anno in Italia causano circa 80.000 morti premature secondo l’Agenzia europea dell’Ambiente.

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