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Variante piano del parco del Conero, Altra Idea di Città: «Scelta impropria del commissario straordinario»

Così in una nota congiunta Francesco Rubini, capogruppo in consiglio comunale per Altra Idea di Città ed il coordinatore di AIC Riccardo Picciafuoco

«Siamo venuti a conoscenza che il 10 luglio us il Commissario Straordinario dell’Ente Parco del Cònero, arch. Maurizio Piazzini, ha disposto l’avvio del procedimento per la redazione di una Variante Generale al Piano del Parco vigente, approvato dalla Regione Marche nel 2010». Così in una nota congiunta Francesco Rubini, capogruppo in consiglio comunale per Altra Idea di Città ed il coordinatore di AIC Riccardo Picciafuoco. 

«Avanziamo forti perplessità su tale decisione ritenendola del tutto impropria rispetto alle competenze attribuite ad un Commissario Straordinario, che certamente, proprio per le sue prerogative di soggetto istituzionale avente un ruolo transitorio ed eccezionale, non può essere adeguato ad intraprendere un processo di revisione generale di quello che è il principale strumento di pianificazione e di tutela del territorio del Parco, peraltro sovraordinato agli stessi piani regolatori dei quattro comuni interessati. E’ invece necessario che la Regione,  ormai da mesi schiava delle lotte intestine al PD locale, determini in tempi brevi la ricostituzione del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco, meglio a nostro avviso se ricondotto alla sua costituzione originaria, dotando contestualmente il nuovo organo di risorse adeguate allo svolgimento delle delicate e fondamentali funzioni di presidio e valorizzazione del territorio, di gestione dei nulla osta, di manutenzione delle strutture e attrezzature pubbliche ad esso assegnate, di programmazione di interventi di risanamento e riqualificazione dell’ambiente, sia naturale che antropizzato. Piuttosto che pensare ad una nuova variante generale del piano del parco vigente sarebbe invece più importante e più utile ai fini di una tutela efficace dell’ecosistema locale agire per un rapido adeguamento dei piani regolatori comunali alle norme del piano del parco e avviare le procedure per l’istituzione di un’area marina protetta, da troppo tempo attesa, la cui esistenza potrebbe favorire la decisione di inserire l’area del Conero tra i siti dell’UNESCO, (richiesta già avanzata dalla nostra lista durante la campagna elettorale per quanto riguarda il sistema delle grotte ai piedi della falesia in territorio anconetano)».

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